Una volta giunti nellabitazione, il cliente si è assentato per un momento e, tornato nella stanza, ha trovato luomo che egli stesso aveva invitato intento a rovistare nel suo marsupio. Doveva essere solo un amante mercenario ma è diventato il suo aguzzino: luomo ha chiuso infatti a chiave la porta dingresso dellappartamento e si è messo le chiavi in tasca, ha rotto un bicchiere e con il vetro in mano ha minacciato il suo cliente per farsi consegnare dei soldi. La vittima, impaurita, ha ha obbedito, ma il giovane amante non è rimasto soddisfatto ed ha iniziato a picchiare la sua vittima, prima di telefonare ad un complice affinché lo raggiungesse, e di aprire una valigia sul letto e ha iniziato a riempirla con gli abiti di suo gradimento da portare via.
A quel punto, approfittando di un momento di distrazione del malvivente la vittima, terrorizzata, temendo per la sua vita considerata la ferocia dimostrata dal suo aguzzino, si è lanciata dalla finestra della camera da letto che affaccia sulla strada. Qui luomo è stato soccorso da un passante che lo ha accompagnato in ospedale, dove è stato ricoverato in prognosi riservata e da dove ha immediatamente sporto denuncia alla Polizia.
Le indagini degli agenti del Commissariato San Giovanni, diretto dal dott. dott. Giancarlo Sant’Elia, sono partite dal numero di telefono del mercenario presente sul cellulare della vittima, da qui una serie di controlli incrociati, utilizzando la banca dati delle forze di polizia ed i principali social network, hanno permesso di risalire allidentità del presunto responsabile e abbinarla ad unimmagine fotografica. Gli investigatori hanno poi sottoposto alla vittima un book composto da alcune foto di persone con caratteristiche fisiche simili, tra cui quella del sospettato. Luomo, nonostante le sue condizioni di salute, ha riconosciuto colui il quale lo aveva rapinato, indicandolo con sicurezza agli agenti. Sono così iniziate le ricerche per individuare il giovane, identificato per C.A., 22enne rumeno, già noto alle forze dellordine.
Il suo rintraccio, però, si è presentato da subito estremamente complicato, per il fatto che il giovane non ha alcuna residenza anagrafica.
Non è rimasto altro agli investigatori, in mancanza di ulteriori elementi, che effettuare un paziente lavoro di appostamento e pedinamento perlustrando di continuo la zona di Valle Giulia e della Stazione Termini, luoghi da lui solitamente frequentati. La pazienza degli agenti alla fine è stata ricompensata.
C.A., infatti, è stato individuato nella serata di ieri e sottoposto a fermo di indiziato di delitto,con laccusa di rapina aggravata. Per il suo complice al momento è scattata la denuncia per favoreggiamento personale.