Al termine delle perquisizioni sono stati sequestrati complessivamente 800 kg di marijuana per un valore commerciale di 1 milione di euro. L’operazione, condotta con la collaborazione della Squadra Mobile di Frosinone, è scattata nel pomeriggio del 10 gennaio scorso, quando gli investigatori hanno fermato un’autovettura ed un tir nella zona industriale di Anagni (FR).
Il mezzo pesante, arrivato a Brindisi dall’Albania la sera precedente, trasportava un blocco di marmo di circa 20 tonnellate. All’interno del blocco di marmo, per la cui apertura è stato necessario l’intervento di personale specializzato dei vigili del fuoco, erano celati centinaia di pacchi confezionati sotto vuoto e contenenti la sostanza stupefacente. Il blocco di marmo era stato scavato ad arte, riempito poi con lo stupefacente e chiuso con uno strato di cemento armato. Infine, per oltrepassare indisturbati eventuali controlli doganali, il blocco era stato poggiato proprio sul lato manomesso. L’operazione si inserisce nell’ambito di una più complessa indagine condotta dalla Squadra Mobile capitolina, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, volta al contrasto della criminalità straniera, in particolare di etnia albanese, da tempo radicata sul territorio romano. Il gruppo criminale sgominato, presente in Italia da diversi anni, aveva come base logistica il paese di Ferentino (FR), ma operava oltre che nel frusinate anche in tutto il territorio romano, soprattutto nei quartieri periferici della capitale più densamente abitati da cittadini albanesi.
Dai primi accertamenti è emerso che due degli arrestati erano i referenti del gruppo in Italia. Questi ultimi, residenti a Ferentino, facevano la spola tra Frosinone e Roma, qui i due avevano la disponibilità di un garage in zona Garbatella che usavano per lo stoccaggio dello stupefacente e dove, al suo interno, sono stati rinvenuti 200 kg di marijuana. Altri due arrestati, invece, si occupavano di organizzare il carico dall’Albania. E proprio la mattina dello scorso 10 gennaio i due sono atterrati a Fiumicino per assicurarsi del buon esito delle operazioni di sbarco della merce.
Da ultimo interveniva l’autotrasportatore, che aveva un documento di viaggio per trasporto materiale edile con destinazione fittizia Genova. Gli arrestati sono Llanaj Arjan, nato a Fier (AL) l’1.5.1972, autista del tir; Licaj Mihallaq, nato a Valona (AL) l’8.2.1974, e Pirra Petrit, nato a Delisufaj (AL) il 21.6.1959, referenti del gruppo in Italia; Mecani Fatjon, nato a Valona il 18.4.1984, e Licaj Nertil, nato in Albania il 19.10.1986, referenti del gruppo in patria.