Gli agenti del Commissariato Tuscolano, diretto dal dr. Domenico Sannino, quando sonno arrivati sul posto e sono entrati nello stabile segnalato, hanno avvertito immediatamente quel tipico odore di marijuana fuoriuscire da una porta in ferro vicino all’ascensore al piano terra, dove sono presenti i contatori dell’energia elettrica. Hanno chiesto ad un inquilino di aprirla e, una volta all’interno, hanno seguito l’odore della droga fino ad arrivare ad una cassetta elettrica con prese d’aria collegate ad un condotto comunicante con le cantine delle palazzine presenti nel comprensorio.
In considerazione della presenza di più edifici, i poliziotti hanno richiesto l’invio di una unità cinofila specializzata nella ricerca di stupefacenti. Gli agenti così hanno iniziato a perlustrare l’intera area finché Yago, cane poliziotto, nei pressi dei garage, ha improvvisamente cambiato direzione scendendo le scale e posizionandosi davanti ad una porta che dava accesso alle cantine di una delle palazzine. Una volta aperta gli agenti, seguendo il fiuto di Yago, hanno rinvenuto una busta trasparente nascosta dietro ad un mobile e contenente marijuana per un peso di circa 50 grammi. Poco distante, lungo il corridoio, il cane poliziotto si è nuovamente bloccato vicino alla porta di una seconda cantina che presentava una griglia coperta da materiale in plastica compensato e polistirolo. Al centro i poliziotti hanno notato un foro con una ventola d’aspirazione, applicata per consentire l’areazione interna del locale, attraverso la quale sono riusciti a scorgere alcuni arbusti di marijuana. All’interno della cantina gli agenti hanno rinvenuto numerose piante di marijuana, materiale per la coltivazione e per il confezionamento. Hanno sequestrato inoltre altri 160 grammi di marijuana conservati in diverse buste trasparenti e sigillate. Una vera e propria serra per la coltivazione di stupefacente con impianto di irrigazione a osmosi, impianto elettrico di riscaldamento a luce UVA, vari ventilatori, concime di vario tipo ed un impianto di areazione esterno. Tutto collegato alla cabina elettrica dell’Acea della palazzina ispezionata precedentemente.
Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro. Sono in corso le indagini della Polizia per riuscire ad identificare il proprietario della cantina al momento ancora sconosciuto.