Evidentemente, complice una sorta di lucida follia, per alcuni quello della criminalità è una sorta di gene endemico, scritto nel dna. Nonostante fosse agli arresti domiciliari, un 33enne con vari precedenti, ha pensato bene di uscire a fare ’un giro in macchina’. Così, senza patente e senza copertura assicurativa per il veicolo, si è incolonnato tra le auto che a quell’ora affollavano le strade del Casilino. A ’guastargli’ l’uscita, il sopraggiungere di una volante in servizio di pattugliamento. Il 33enne ha improvvisamente invertito la marcia, un cambio repentino che ha attirato l’attenzione degli agenti. Ma la svolta ha intrappolato il pregiudicato, che ha erroneamente imboccato una strada senza via ad uscita. Portato nel locale commissariato diretto dal dott. Amoruso, per identificarlo (in quanto era anche senza documenti), qui il pregiudicato ha ’dato il meglio di sé’, estraendo addirittura una pistola e puntandola contro gli agenti: prontamente disarmato ed ammanettato, il 33enne ha ’collezionato’ in una volta sola le seguenti imputazioni: evasione, detenzione di arma clandestina e porto abusivo di armi, ricettazione e minacce aggravate a pubblico ufficiale; e anche una denuncia per guida senza patente. Mica male… se avesse seguito i bollettini del tempo, che prevedevano nubifragi e sfaceli, e fosse rimasto in casa, il ragazzo avrebbe sicuramente evitato il fresco…. della cella.
T.