Continuano a far discutere le scene viste questo fine settimana nella Capitale, al Pincio in pieno centro, dove sabato centinaia di giovani, alcuni minorenni, si sono dati appuntamento per una rissa e un maxi-assembramento.
Le immagini, che in poco tempo hanno fatto il giro del web, colpiscono per l’insensatezza, soprattutto in piena pandemia. Non sono ancora chiare né le ragioni della rissa – su cui ora stanno indagando i carabinieri della compagnia Roma Centro – né da chi sia partito l’appuntamento. Sono tante le bufale girate intorno alla scazzottata di sabato, nella quale – si è appreso successivamente – non ci sono stati feriti. I carabinieri hanno raccolto tutti i video e sono ora al lavoro per capire perché e da chi sia partita tutta la vicenda, il tamtam mediatico tramite social che ha portato circa duecento giovanissimi ad assembrarsi per le vie del centro.
Alcuni di loro sono stati identificati e multati per aver violato le norme anti-Covid. “Un’offesa ai sacrifici che tutti siamo facendo”, ha twittato la sindaca di Roma Virginia Raggi. “L’auspicio è che questi ragazzi capiscano la necessità di continuare a mantenere alta l’attenzione ed evitare pericolosi atteggiamenti magari dettati dalla noia”, fanno sapere dalla Prefettura, che monitora il fatto ritenuto “molto grave”.
E forse la noia potrebbe aver portato i ragazzi a compiere questi futili e pericolosi comportamenti. Come all’Eur e in altre zone della città dove si sono verificati affollamenti simili. “Ciò significherà – spiega la Prefettura – che alle numerose e puntuali attività che le forze dell’ordine già assicurano in diversi e delicati ambiti […] verranno sviluppate, partendo dalle persone identificate, puntuali indagini, anche sui social, per contrastare e punire gli autori di questi deplorevoli comportamenti.