In attesa di Domenica 7 aprile, giorno scelto per le primarie del centro sinistra, i candidati, Mattia Di Tommaso, Ignazio Marino, Patrizia Prestipino, David Sassoli, Gemma Azuni e Paolo Gentiloni si sono confrontati nel faccia a faccia andato in onda nella tv del partito democratico YouDem.
Il primo dei temi trattati è stato quello del lavoro queste in sintesi le idee dei candidati.
Paolo Genitiloni: Grandi progetti per il futuro perché se non si investe in progetti per il futuro, non ottieni investimenti, uno fra tutti l’innovazione digitale, innovi, crei lavori e semplifichi.
Ignazio Marino: In questi ultimi 5 anni, con Alemanno, Roma ha sofferto particolarmente: si è passati dal 15% fino al 24% di disoccupazione, un aumento intollerabile[…] Abbiamo il nostro petrolio che sono arte, archeologia e turismo. Penso al microcredito, a progetti come uno Ostello della gioventù, a investire nel bikesharing, un disastro nella nostra città, a mettere insieme le aziende con le nostre università. Investiamo nel biologico.
Patrizia Prestipino: “Questa è una città dove i ragazzi laureati sono lasciati indietro, ai ragazzi bisogna ridare fiducia nel futuro, per questo abbiamo in mente il microcredito. Penso allo start up, al co-working e al reinserimento lavorativo a chi ha perso il lavoro dopo i 40 o 50 anni”.
Mattia Di Tommaso: La mia generazione è quella che paradossalmente ha studiato di più, girato più il mondo, eppure in termini di opportunità ha avuto molto meno rispetto a chi ci ha preceduto.
David Sassoli: La città si è impoverita per la crisi e per l’amministrazione che non ha investito. Dovremmo sospendere per due anni la tassa di suolo pubblico per i ponteggi, e recuperare quel 53% di investimenti stranieri che se ne sono andati, dobbiamo recuperare la credibilità internazionale. C’è bisogno di Europa e risorse, una città che investa in progetti europei, come le smart city, poi investire su un piano di lavoro per la città. La concertazione si deve creare già in campagna elettorale”.
Gemma Azuni: “C’è un diritto ad esistere e al buon vivere. In questi 5 anni queste qualità sono mancate, il sindaco Alemanno ha pensato solo alle parentele e alle logiche partitiche”.