“No Raggi, no Bolkestein”. Con questo slogan è andato in scena oggi, mercoledì 28 aprile, il presidio di centinaia di ambulanti a piazza della Repubblica, Roma, mentre i colleghi paralizzavano la città bloccando il Grande raccordo anulare all’altezza delle uscite 22 e 23.
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I lavoratori sono scesi in piazza per protestare contro la messa a bando delle licenze, prorogate fino al 2032 da una legge nazionale, proroga che il Comune di Roma ha deciso di eliminare.
“Disapplicare una norma dello Stato non è certo nelle facoltà di un sindaco”, hanno detto i manifestanti, che accusano la sindaca Virginia Raggi di “fare politica sulla pelle di 12mila lavoratori”.
A margine della protesta Matteo Piantedosi, prefetto di Roma, ha incontrato i manifestanti su incarico della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Dal prefetto sarebbero arrivate rassicurazioni su un congelamento della direttiva Bolkestein almeno per tutta la durata dell’emergenza pandemica.
“Quanto sta accadendo a Roma è inaccettabile – ha tuonato su Facebook Virginia Raggi – Una minoranza di ambulanti sta tenendo in ostaggio i cittadini bloccando il traffico sul grande raccordo anulare e in alcune piazze”. “Voglio essere chiara: non accettiamo ricatti da nessuno. Porteremo avanti il piano di riordino delle bancarelle nelle strade di Roma”.
“Voglio fare chiarezza su un altro aspetto – ha proseguito – non stiamo togliendo lavoro a nessuno. Chi svolge bene la propria attività potrà partecipare ai bandi pubblici che, proprio per tutelare chi ha più diritti, terranno conto dell’anzianità e degli investimenti fatti finora”.
Mario Bonito