I poliziotti e i carabinieri di Roma avranno a disposizione un’arma in più: il taser. L’annuncio della ministra degli Interni Lamorgese permette l’uso dell’arma a impulsi elettrici da parte degli operatori della Polizia, dell’Arma e della Guardia di Finanza, in 18 città italiane.
Un passo cruciale per ridurre i rischi di incolumità degli agenti impegnati nelle attività di prevenzione e controllo del territorio. “L’operatività – ha chiarito il Viminale – segue un periodo di sperimentazione e un ciclo di formazione per garantire che l’uso avverrà in condizioni di sicurezza tenuto conto dei soggetti e del contesto ambientale”.
Il taser, detto anche pistola elettrica o storditore elettrico, è un dispositivo classificato come arma non letale che sfrutta l’elettricità per impedire il movimento del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. Se azionato, spara due elettrodi posti su dei piccoli dardi collegati da fili elettrici da cui si sviluppa una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente, rilasciata in brevissimi impulsi, così da immobilizzare il soggetto.
A Roma saranno distribuiti in numero limitato alle forze in campo in una fase di rodaggio da completare. Soddisfatte Siulp, Usif e Fsp Polizia, che sottolineano il successo delle sperimentazioni e la necessità di un’implementazione, per favorire interventi più sicuri, rapidi e efficaci.
Niente taser per la polizia locale, per la quale si tratta dell’ennesima discriminazione per un corpo impiegato in servizi di controllo e interventi rischiosi, come sgomberi di appartamenti e attività sul campo, privi però di strumenti di protezione e intervento adeguati, come caschi, sfollagente e appunto adesso, anche taser.