Ha appena 23 anni, ma è uno dei veterani della nuova Roma senza più bandiere. Romano, romanista e per questo carico di responsabili: Lorenzo Pellegrini avrà il difficile compito di ereditare l’investitura di Totti e De Rossi come figlio di Roma. Ma non ha paura: “Cerco di stare vicino ai giovani e ai nuovi arrivati perché capisco che non sia facile – ha affermato il centrocampista giallorosso ai microfoni del club – Non era facile per me quando sono andato a farmi le ossa a Sassuolo e quindi devo cercare di aiutare tutti, come ad esempio Riccardi o Antonucci che sono cresciuti a Roma come me e ora fanno parte del gruppo e che possono diventare degli ottimi giocatori”.
Lorenzo Pellegrini analizza poi il suo stato di forma: “Sto bene. Stiamo lavorando, sono un po’ indietro rispetto ai ragazzi perché loro sono già alla terza settimana di lavoro e io sono arrivato dopo, ma mi sto allenando per rimettermi in carreggiata. L’impatto con il nuovo mister? Buonissimo, mi è piaciuto tanto. Gli allenamenti sono molto intensi. Molti dei nuovi arrivati li conoscevo, gli altri li sto conoscendo ora e posso dire che siamo un bel gruppo di bravi ragazzi. Quando si è giovani si riesce a capire determinate cose, poi in campo viene tutto più facile”.
Sul suo ruolo: “Io penso che mi venga più naturale la fase offensiva, mi sto impegnando per migliorare la fase difensiva, direi che sono un centrocampista centrale che oggi deve saper fare tutto, dal mediano al trequartista. Mister Fonseca? Lo vedo una persona molto diretta e questa cosa mi piace. Cerca di metterti il più possibile a tuo agio per cercare di farti capire quello che vuole lui. Mi piace il suo modo di pensare il calcio. Ora ovviamente avremo modo di migliorare perché sono poche settimane che stiamo lavorando con lui e ci vorrà del tempo affinché possiamo esprimere il gioco che chiede. Ma le sensazioni che abbiamo all’interno del gruppo sono positive”, ha concluso Pellegrini.