Pedane, gazebo, magazzini e mura crollate. Sono i danni agli stabilimenti balneari di Ostia che hanno dovuto affrontare le conseguenze del maltempo.
Adesso che il meteo è migliorato, è possibile valutare le perdite registrate dalle attività che, nella zona di Levante, devono fronteggiare.
“Sono stati effettuati un paio di sopralluoghi ed i danni sono ingenti, si parla di 3 o 4 milioni di euro. Sul lungomare di Roma le conseguenze peggiori sono state patite da quelle attività che si trovano a Levante sebbene, anche a Ponente, il mare abbia eroso la spiaggia” ha detto Massimo Muzzarelli, presidente di Federbalneari di Roma.
Anche nella zona di Ponente ci sono state delle criticità, con le onde che hanno “temporaneamente eroso la sabbia, raggiungendo anche il muro del lungomare prima di ritirarsi” ha detto il consigliere pentastellato Paolo Ferrara. Diverso il quadro nella zona di Ponente.
“I danni maggiori sono stati registrati all’Hibiscus, al Selling, al Kursaal ed al V Lounge” ha spiegato Muzzarelli “cioè in quei tratti di mare dove, ancora, non sono stati messi in campo dei sistemi di contenimento delle mareggiate. Lì l’acqua ha eroso qualche decina di metri d’arenile” finendo per distruggere i fabbricati trovati sulla propria strada.