Dopo aver rappresentato ad uno dei dipendenti la necessità di effettuare delle operazioni ed aver guadagnato la sua fiducia, ritornava più tardi, di solito allora di chiusura, questa volta armato di coltello. Alleventuale inconveniente derivante dal sistema di allarme della banca, che avrebbe potuto segnalare la presenza del coltello, il 38enne era riuscito ad ovviare facendo leva sulle sue capacità dialettiche e sul rapporto fiduciario instauratosi poco prima. Una volta entrato, raccoglieva quanto disponibile nelle casse e si allontanava facendo perdere le sue tracce. Anche nel corso dellesame di questi due ultimi episodi di rapina, i poliziotti del commissariato Prati hanno analizzato i filmati delle telecamere di videosorveglianza che lo hanno ripreso allopera. Anche in queste due circostanze, oltre ad ulteriori particolari, luomo è risultato indossare proprio lo stesso giubbotto sequestrato nella sua abitazione nel corso della prima indagine svolta dagli agenti del commissariato Viminale e conclusasi con il suo arresto avvenuto appunto lo scorso dicembre.