Lepilogo della vicenda ha visto gli agenti del Commissariato Primavalle, diretti dalla dott.ssa Francesca Monaldi, trarre in arresto M.P., 35enne, per rispondere di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna. Gli agenti sono intervenuti nelle prime ore del mattino in una via del quartiere, a seguito di una telefonata al 113 con la quale una giovane donna aveva chiesto aiuto alla Polizia per le ripetute minacce ricevute. I poliziotti, giunti sul posto, hanno trovato la vittima in compagnia di unamica e, nelle vicinanze, unaltra donna. Gli investigatori, a questo punto, hanno cercato di capire cosa stesse accadendo, ascoltando separatamente le parti. La giovane ha riferito di aver avuto una relazione sentimentale durata circa 4 anni con la donna che la stava minacciando, conclusasi nello scorso mese di giugno, aggiungendo che da allora era stata oggetto di una serie di veri e propri atti persecutori. Minacce ed aggressioni che erano state estese anche ai suoi familiari, costretti a cambiare le proprie abitudini di vita per cercare di sfuggire alla violenze.
In una circostanza, la donna era arrivata addirittura a minacciare la sorella della sua ex con un coltello da cucina. Alla fine, vedendo che la situazione stava sempre più degenerando, ha deciso di rivolgersi alla Polizia e denunciare i fatti. Nel corso della serata appena trascorsa la giovane, accompagnata da unamica e dalla sorella, si è quindi recata presso il Commissariato Esposizione raccontando agli investigatori di quanto stava subendo da qualche tempo. La denuncia, però, non ha sortito gli effetti sperati, anzi. Di ritorno dal Commissariato la vittima ha subito notato di essere seguita. A bordo di un ciclomotore, lex compagna ha cercato con alcune spericolate manovre di far arrestare la corsa dellautovettura posizionandosi davanti al veicolo, costringendo poi gli occupanti a fermarsi. A questo punto la donna ha iniziato a colpire con un casco lo specchietto retrovisore dellauto, per poi accanirsi con calci sullo sportello. Le ragazze, per sfuggire allaggressione, sono tornate quindi presso il Commissariato Esposizione, dove gli agenti hanno cercato di calmare gli animi. Neanche ciò è servito però a far desistere la donna dai suoi propositi.
Nel corso della notte ha continuato ad inviare messaggi alla sua vittima nei quali faceva intendere di trovarsi sotto labitazione dei suoi familiari, costringendola di fatto la giovane a recarsi sul posto per scongiurare eventuali ripercussioni. Una volta a confronto sono proseguite le minacce, tanto da determinare lintervento degli agenti. La serata, a questo punto, si è conclusa per le parti in causa presso gli uffici del Commissariato Primavalle, dove M.P., a conclusione degli accertamenti, è stata arrestata per rispondere di atti persecutori ed accompagnata presso la Casa di Reclusione di Rebibbia, in attesa di essere ascoltata dal Giudice per le Indagini Preliminari.