I controlli della Polizia hanno interessato tutta larea metropolitana, dal centro alle periferie, con particolare attenzione ai luoghi della movida.
I primi due ladri finiti in manette sono stati sorpresi dalla Polizia alle ore 22.00 di ieri in via Tiberio Imperatore, allEur.
Ancora una volta determinante si è rivelata la collaborazione dei cittadini.
Infatti, un abitante di uno stabile della via ha segnalato al 113 di aver udito il suono della sirena dellallarme di un appartamento vicino e di aver visto due persone allontanarsi di corsa dallo stabile, dandone una descrizione dettagliata.
Immediatamente sul posto è giunta una pattuglia del Commissariato Tor Carbone, che poco dopo ha individuato due persone corrispondenti, per abbigliamento e conformazione fisica, alla descrizione fatta dal cittadino. La conferma ai sospetti degli agenti è stata data dal loro tentativo di fuga, rivelatosi inutile in quanto sono stati, comunque, subito raggiunti e bloccati.
Indosso ai due, entrambi georgiani, di 48 e 37 anni, entrambi con numerosi precedenti di Polizia, sono stati rinvenuti un coltello multiuso e una torcia.
Durante il sopralluogo effettuato, i poliziotti hanno trovato la porta di un appartamento al secondo piano forzata, anche se i ladri non erano probabilmente entrati poiché messi in fuga dallattivarsi del sistema dallarme.
Per loro, pertanto, è scattato larresto per tentato furto.
Altro furto, sempre in abitazione, è stato sventato nella notte in piazza Gaslini, a San Basilio.
Anche questa volta a dare lallarme sono stati i vicini di casa.
I poliziotti, giunti sul posto, sono saliti silenziosamente per le scale e, giunti al quarto piano, hanno trovato due persone intente a forzare la serratura di una porta.
I due, accortisi della presenza degli agenti, li hanno spinti ferendo lievemente uno di loro e fuggendo verso la terrazza. Raggiunti, sono stati definitivamente bloccati.
Sequestrato dalla Polizia un cacciavite di grandi dimensioni ed un cucchiaio da cucina modificato, usati come arnesi da scasso, abbandonati dai due durante la loro breve fuga.
I due uomini, un 21enne e un 29enne entrambi di origine russa, sono stati arrestati dagli agenti per tentato furto aggravato e lesioni a pubblico ufficiale.
Sempre nella notte, questa volta nella zona di Monte Mario, i poliziotti hanno bloccate tre persone che stavano rubando sulle auto parcheggiate in via Attilio Friggeri.
I tre, un 24enne, un 23enne ed un 17enne, tutti di origine romena e senza fissa dimora, sono stati sorpresi dai poliziotti del Commissariato di zona e delle Volanti mentre stavano ripulendo un auto parcheggiata, dopo averne rotto un finestrino.
Perquisiti, sono stati trovati in possesso di vari attrezzi atti allo scasso.
Tutti e tre sono stati arrestati per il reato di tentato furto aggravato.
Sempre nella notte di ieri, nella zona del Commissariato Casilino, gli agenti del Commissariato Prenestino e delle Volanti hanno bloccato due persone che viaggiavano a bordo di una moto rubata.
Intercettati in via della Riserva Nuova, alla vista della Polizia hanno cercato di scappare, ma sono stati inseguiti e bloccati.
Dal controllo effettuato, la moto è risultata rubata e con apposta una targa di un altro motoveicolo.
Inoltre, la chiave di accensione è risultata spezzata, mentre nel porta oggetti i poliziotti hanno rinvenuto un piccolo coltello modificato, utilizzato per avviare il mezzo.
I due sono stati identificati per un 17enne romano e un 25enne di origini kossovare.
Questultimo, durante il controllo, ha aggredito gli agenti cercando di scappare, ma è stato al termine bloccato.
Alla fine degli accertamenti entrambi sono stati denunciati per il reato di ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, mentre il solo 25enne è stato denunciato anche per il reato resistenza a pubblico ufficiale.
Ed è del pomeriggio di ieri larresto, da parte degli agenti del Commissariato Monteverde, in vicolo del Casale Lombroso, di 5 uomini, 4 di nazionalità cubana ed un argentino, di età dai 19 ai 30 anni, che stavano cercando di dileguarsi dopo essersi impossessati di numerosi telefoni cellulari.
I beni, recuperati, sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.