“Noi parliamo di progetto della Roma, parliamo di tempo e di lavoro. Non parliamo di ‘tituli’, sarebbe una promessa troppo facile. Voi parlate di titoli, noi parliamo di migliorare, di progetto, di tempo. I ‘tituli’ arriveranno. La proprietà non vuole un risultato isolato: vuole arrivare lì” in alto “e rimanere lì con un progetto sostenibile”. E’ il giorno di José Mourinho. Il neo tecnico della Roma si è presentato in conferenza stampa al suo ritorno in Italia 11 anni dopo l’esperienza all’Inter. “Abbiamo un solo obiettivo in mente: vincere la prima partita ufficiale, poi penseremo alla seconda. In generale, c’è un lavoro da fare: questa società e questa squadra devono migliorare ogni giorno”, dice durante la conferenza stampa di presentazione alla Terrazza Caffarelli.
La Roma è pronta per vincere? “Non è un’ossessione per me. La Roma non vince da molti anni? E’ la verità, come è vero che abbiamo finito l’ultimo campionato a 29 punti da chi ha vinto lo scudetto e a 16 punti dal quarto posto. Vogliamo capire perché e vogliamo capire come muoverci. C’è bisogno di tempo, meglio ovviamente se riusciamo ad accelerare il nostro progetto”.
Da allenatore dell’Inter, Mourinho stigmatizzò gli ‘zero tituli’ dei club avversari. “Noi parliamo di progetto, tempo e lavoro. Non parliamo di ‘tituli’, sarebbe una promessa troppo facile. Voi parlate di titoli, noi parliamo di migliorare, di progetto, di tempo. I ‘tituli’ arriveranno. La proprietà non vuole un risultato isolato: vuole arrivare lì” in alto “e rimanere lì con un progetto sostenibile”, afferma.
C’è chi giudica lo Special One in parabola discendente: “I miei ultimi 3 club: scudetto con il Chelsea, 3 coppe con il Manchester United, una finale con il Tottenham. Sono una vittima di quello che ho fatto. Ho vinto 3 titoli con il Manchester United e per la gente è stato un disastro. Ho preso il Tottenham, l’ho portato in una finale di Coppa che non ho potuto giocare. Quello che per me è un disastro, per qualcuno è un obiettivo fantastico, mai raggiunto nella vita. Abbiamo un solo obiettivo in mente: vincere la prima partita ufficiale, poi penseremo alla seconda. In generale, c’è un lavoro da fare: questa società e questa squadra devono migliorare ogni giorno”.
“Devo ringraziare i tifosi – ha poi aggiunto- La reazione alla mia trattativa con la Roma è stata eccezionale, ho avuto subito la sensazione di non aver fatto nulla per meritare questo. Mi sento in debito con loro, l’accoglienza è stata veramente emozionante”.
Il portoghese cita quindi Marco Aurelio: “Nulla viene da nulla, nulla torna dal nulla. E questo è il significato che ho sentito quando mi hanno chiamato: un progetto chiarissimo, per costruire senza dimenticare il passato glorioso, ma costruire un futuro col tempo, la passione e il lavoro”, ha detto il neo tecnico della Roma.