La consigliera Monica Montella è stata ufficialmente espulsa dal gruppo M5s in Campidoglio. La decisione presa nei fatti prima di Natale non era stata ratificata fino a ieri, quando la lettera di esclusione dal Gruppo è arrivata nelle mani della consigliera M5s che ora annuncia di voler ricorrere alle vie legali.
“Faccio notare – scrive Montella in un post su Facebook – che: il regolamento dell’assemblea capitolina (art. 21) non prevede l’espulsione di un consigliere da un gruppo. Secondo lo Statuto del M5S (art. 11) l’espulsione dal Movimento 5 Stelle può essere fatta solo dai probiviri. Non avendo ricevuto alcuna comunicazione dai probiviri mi trovo nella strana situazione di far parte del Movimento 5 Stelle, ma non del gruppo consiliare capitolino del Movimento 5 Stelle”.
“Mio malgrado mi vedrò costretta ad adire le vie legali per tutelare la mia persona e il percorso politico finora svolto nel pieno rispetto dei principi del Movimento 5 Stelle che mi onoro di rappresentare” scrive Montella nel post nel quale vengono taggati Davide Casaleggio, Roberta Lombardi, Vito Crimi e Beppe Grillo.
Nel documento di espulsione vengono imputate a Montella, vice presidente vicario della Commissione Bilancio, “ripetute condotte difformi dalle linee di azione politico-istituzionale del gruppo M5s” ma anche “assenze nelle votazioni su atti di bilancio e urbanistica“. Comportamenti che si legge nel ducumento di esclusione dal gruppo M5s, hanno “minato la coerenza politica dell’azione del gruppo incrinandone l’immagine di unità e compattezza” e hanno “sancito nei fatti l’interruzione all’appartenenza politica al gruppo”.