Ecco minimarket «a numero chiuso» con aperture bloccate a fronte degli effetti delle nuove norme che saranno evidenti fino ad andare a pieno regime «entro il Giubileo», parola dell’assessore al Commercio del Municipio I di Roma, Jacopo Scatà.
Si mira a dimezzare il numero dei minimarket che vendono a tutte le ore — anche della notte, malgrado le ordinanze — a Monti, Trastevere, in tutta l’area Unesco fino al Vaticano, entro l’apertura della Porta Santa, il 24 dicembre 2024.
E a passare così dagli attuali 1.200 piccoli negozi di alimentari, cioè circa un terzo dei 3.500 esercizi del Centro, a circa 600, vale a dire quanto le zone di pregio della Capitale riescono a sostenere, per questioni di decoro ma anche di pratica, senza cioè che i residenti vedano gradualmente scomparire i servizi base per la vivibilità del quartiere, dal gommista al panettiere fino al parrucchiere.