Un invito a considerare il ruolo pubblico e le conseguenze del proprio operato sulla citta’ di Roma. E’ il contenuto della lettera inviata dal sindaco di ROMACapitale, Ignazio Marino, al presidente e all’amministratore delegato del gruppo Acea, la societa’ che si occupa dei servizi per l’acqua, l’energia e l’ambiente . “Apprendo con interesse dei risultati recentemente diffusi circa i dati relativi alla semestrale ed al collocamento del prestito obbligazionario per un importo complessivo di 600 milioni di euro”, esordisce Marino. “Pur tuttavia, ancorche’ la societa’ sia quotata e non possa certo essere trascurata la presenza di soci privati nella compagine azionaria – prosegue – richiamo la vostra attenzione al rilievo pubblico e all’impatto, anche sociale, che le attivita’ del Gruppo Acea ricoprono soprattutto a livello del territorio di ROMA Capitale”. Marino esprime poi “particolare preoccupazione” verso “alcune circostanze che vedono implicate diverse societa’ del gruppo in relazione al fenomeno delle ’bollette pazze’ che, mi auguravo, fosse da tempo definitivamente concluso mentre e’ oggetto di attenzione dell’Autorita’ per l’Energia Elettrica ed il Gas, di attivita’ di sindacato ispettivo a livello parlamentare e costituisce lo spunto per paventate class action”