’’Abbiamo disposto delle verifiche a campione di tutte le procedure concorsuali e da questa nostra valutazione a campione e’ emerso un dato preoccupate: abbiamo fondati motivi di credere che le metodologie utilizzate non erano in grado di garantire l’anonimato delle prove scritte. Abbiamo dato il mandato all’Avvocatura e alla direttrice delle risorse umane di approfondire nelle prossime 48 ore’’. E’ quanto dichiarato dal sindaco di Roma Ignazio Marino nel corso di una conferenza stampa straordinaria in Campidoglio. “Questa amministrazione -prosegue Marino- adottera’ i provvedimenti necessari per garantire chi ha partecipato ai concorsi. Parliamo di 300mila persone che hanno fatto domanda e 30mila che hanno sostenuto le prove. Avendo partecipato personalmente a dei concorsi, e’ mia convinzione che debba essere premiato il migliore e non chi ha santi in paradiso. Vogliamo dimostrare che la legalita’ tornera’ di moda senza guardare in faccia a nessuno. Abbiamo una situazione che ci fa sospettare in varie aree dell’amministrazione: dobbiamo liberarci di questo fardello. Mi addolora vedere quanti aspetti devono essere corretti per tornare sul binario della legalita’. Se da un’ulteriore indagine emergessero illeciti il primo atto sara’ di trasmettere le carte alla magistratura”. “Dai controlli emerge che le buste che dovevano essere sigillate permettevano di leggere in controluce il nome del concorrente -ha spiegato Luigi Nieri, vicesindaco di Roma- dobbiamo tutelare i tanti giovani che hanno partecipato. Sull’annullamento dei concorsi aspettiamo lunedi’ per avere il quadro della situazione. Il campione che abbiamo esaminato e’ sufficiente per attivare un’ulteriore verifica”.