Aiuti concreti, maggiori ristori, date e regole certe per la riapertura, ma anche una riforma strutturale di un settore che vale, tenendo conto di tutte le attività non solo strettamente dipendenti dal turismo, circa il 13% del Pil nazionale. Con queste richieste i lavoratori del settore turistico questa mattina si sono radunati a piazza San Silvestro, a Roma, per chiedere al governo un tavolo inter-ministeriale per garantire una ripartenza certa.
“Meritiamo rispetto”, tuonano in lavoratori di uno dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria, che ha chiuso il 2020 con 53 miliardi in meno rispetto all’anno precedente. “Una situazione drammatica in un comparto così decisivo per il nostro Paese”, spiegano i manifestanti, che sperano di poter ripartire a pieno regime in vista dell’estate e dell’allentamento delle misure restrittive.
“Ci aspettiamo maggiore attenzione da parte del governo e del ministero del Turismo – ha spiegato Paola di Giovanni, presidente associazione nazionale Agilo – un’attenzione che per il momento non c’è. L’Italia deve ripartire con il turismo, un settore fondamentale per il Paese. Accompagnatori e guide turistiche che rappresento sono ferme da novembre 2019, abbiamo avuto dei ristori fino a dicembre dello scorso anno, ma questi sostegni non bastano”.
“Servono regole certe e standardizzate – ha proseguito – e noi del turismo organizzato siamo veramente all’osso”. Non solo ristori e riaperture ma “anche riordino delle professioni”. “C’è bisogno di riorganizzare le professioni per un miglior funzionamento dell’accoglienza” ha chiosato la presidente Agilo.
Presente alla manifestazione a sostegno dei lavoratori Fabrizio Trentacoste, senatore del Movimento 5 Stelle e membro della commissione agricoltura e produzione agroalimentare.