Salvatore Buzzi, il presidente della ’Cooperativa 29 giugno’, arrestato nei giorni scorsi resta in carcere, con l’aggravante del metodo mafioso, assieme all’ex Nar, Massimo Carminati nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale. La decisione è stata presa dal tribunale del riesame di Roma che ha revocato analoga misura restrittiva emessa a carico dell’ex ad di Ente Eur, Riccardo Mancini, che, quindi, torna in libertà. Oltre a Mancini, anche Patrizia Caracuzzi, segretaria dell’ex ad di Ama, Franco Panzironi , è tornata il libertà. Il collegio, ha confermato il provvedimento restrittivo (tra carcere e domiciliari, come deciso dal gip) nei confronti di Matteo Calvio, Alessandra Garrone, Carlo Pucci, Mario Schina, Sergio Menichelli, Agostino Gaglianone, Paolo Di Ninno, Giovanni De Carlo, Carlo Maria Guarany e Claudio Coldarelli, oltre che di Buzzi. Sono stati poi concessi gli arresti domiciliari a Giuseppe Mogliani e all’ex direttore generale di Ama, Giovanni Fiscon: a carico di quest’ultimo è venuta meno l’aggravante del metodo mafioso. Domiciliari anche per Emanuela Bugitti. Raniero Lucci, che era ai domiciliari, ha l’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri.