Sono mesi ormai che ci si sta battendo in difesa della vegetazione cresciuta autonomamente nell’area privata dell’Ex Snia e dopo le numerosissime proteste che i cittadini hanno messo in atto, si parte con una petizione per chiedere l’esproprio dell’area.
La famiglia Pulcini, proprietaria della zona in questione, afferma che le ruspe che stanno distruggendo l’ecosistema, in realtà stanno bonificando l’area, ma per tagliare un albero o per potarlo è necessario un parere della Soprintendenza di Stato. Questa richiesta non sembra però essere mai arrivata neanche al dipartimento di Tutela Ambiente, anche perché la zona è sottoposta al vincolo paesaggistico Ad Duas Lauros in quanto vi sono numerosissimi resti archeologici.
I presidi che sono stati organizzati per chiedere l’allargamento dell’area monumentale, l’esproprio d’urgenza e la sospensione dei lavori procedono anche nei giorni seguenti. Al momento è stato raggiunto un enorme traguardo: è stato accettato da Nicola Zingaretti un atto di richiesta di ampliamento del monumento, per cui la tutela verrà allargata anche all’area privata.