“Ebbene si! Si sta concludendo l’iter amministrativo per la cessione d’uso d’un treno CAF300 della Metro A, in rientro dalla revisione generale da Piacenza e che sarà adattato, con tre piccoli interventi, per essere impiegato a supporto della Roma Lido.
La trattativa, iniziata vari mesi fa fra Regione e Comune, poi proseguita fra Cotral e Atac, sta giungendo alla fine, con sottoscrizione del protocollo di intesa, delibera e quant’altro. Ultima e determinante la Delibera di Giunta Regionale del 4/7/2024, che autorizza COTRAL SpA ad acquisire il famoso materiale rotabile da ATAC SpA”.
E’ quanto rivelano gli attivisti dei Comitati dei Pendolari Roma-Ostia, che aggiungono: “Siamo felici della partita finalmente vinta dall’intelligenza e dal buon senso, siamo contenti di questo successo come Comitato, soprattutto siamo felici per i pendolari, che avranno (speriamo subito dopo l’estate) un treno in più in linea (finalmente 6 CAF 300 revisionati e 2 da revisionare, ma affidabili) e quindi tempi di attesa in banchina ridotti e quindi COTRAL ora può ridurre i tempi di attesa a 15 minuti su intera linea”.
Ma, soprattutto, aggiungono ancora, “Questa è anche una vittoria della ‘partecipazione’, di 23.000 cittadini che avevano sostenuto la nostra proposta, sottoscrivendo la famosa Petizione di proposte percorribili, rivolte a Comune e Regione. E’ una piccola grande vittoria, che dimostra che siamo realisti, anche quando ci accusano di chiedere l’impossibile, e quindi l’otteniamo.
Ma allora noi del Comitato Pendolari Roma Ostia, che da anni ci battiamo per questo ‘prestito’ – spiegano ancora – l’unico in grado di dare un po’ di ossigeno fino al vero arrivo del primo lotto dei treni nuovi Titagarh-Firema ed allo switch-off della flotta CAF300 a questa disastrata linea ferroviaria”.
Tutto ciò, rimarcano i Comitati, per noi “che siamo stati ampiamente boicottati dal Comune, ignorati: l’Assessore ‘all’im-mobilità’, Eugenio Patané, dopo aver ricevuto in Assessorato la petizione, non arrossiva dicendo in sedi istituzionali: “…nessuno me lo ha chiesto…”
Inoltre, sottolineano ancora, “Siamo stati insultati via social da soggetti prezzolati (per conto terzi), derisi da chi gestiva pessimamente lo scadente servizio, come Cotral, eppure ci diceva cosa occorreva non chiedere per ‘non disturbare’ Comune e Atac (“…ma che lo richiedete a fare? E’ inutile, non ve li daranno mai…).
“Vedremo quindi il crollo del servizio metro nei prossimi mesi?”, domandano e si domandano i Pendolari, “NO. Che dire di quei Consiglieri capitolini che hanno bocciato il 27 febbraio 2023 un ordine del giorno con cui si richiedevano i 2 famosi treni dalla Metro A? Sicuramente neppure si ricordano più cosa abbiano votato, ma per i pendolari è stato un duro colpo. Eccoli qua (vedi documento ufficiale):
Amodeo T, Angelucci M, Baglio V, Battaglia E, Biolghini T, Bonessio F, Caudo G, Celli S, Ciani P, Cicculli M, Corbucci R, Fermariello C, Ferraro R, Lancellotti E, Luparelli A, Marinone L, Melito A, Michetelli C, Palmieri G, Pappatà C, Parrucci D, Stampete A, Tempesta G, Trabucco G, Trombetti Y, Zannola G.
Questi personaggi, che di fatto ci hanno relegato per anni a cittadini di Serie B, dovrebbero guardarsi allo specchio ed essere conseguenti. Ma non lo faranno. Siamo certi che gran parte di questi soggetti neppure sapeva cosa stava votando, e chi lo sapeva ha obbedito agli ordini di scuderia, senza neppure soffermarsi a riflettere”.
Insomma, concludono infine, “La lotta paga perché è fondata su basi solide, praticabili e ragionevoli. Non vogliamo appuntarci al petto nessuna medaglia, non è nel nostro stile: questa vicenda dimostra che quando si è nel giusto, perché si risponde a esigenze sentite da molti, problemi collettivi reali e pressanti (non “percezioni del disagio” degne di un corso serale di psicologia applicata) e si è determinati a raggiungere l’obiettivo senza mollare, alla fine ci si riesce, anche se dalla parte opposta ci troviamo muri apparentemente insormontabili.
Max