Treni vecchi e costretti a fermarsi per la manutenzione, stazioni chiuse e attese infinite. Ma l’odissea della Roma-Lido, fanalino di coda tra le ferrovie della Capitale, non finisce qui. Perché a peggiorare le cose ci si è messa anche l’assenza contemporanea dei capistazione della tratta, 16 dipendenti Atac su 18. Proprio nel giorno in cui la Roma-Lido perde altri pezzi.
Sono due le fermate chiuse da oggi, San Paolo e Piramide, che si aggiungono a quelle soppresse nelle settimane scorse. Così nei giorni feriali i pendolari della Roma-Lido potranno viaggiare solo fino a Eur Magliana. Nel weekend invece riaprono tutte le stazioni, ma a scapito della frequenza, che dovrà fare i conti con un numero di treni sempre minore.
L’Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria ha imposto lo stop a 2 treni MA200 perché non conformi alle regole. Necessitano di una manutenzione su componenti delicati come l’impianto pneumatico e i freni. Fino ad allora dovranno stare fermi, così come altri 5 treni bloccati per lo stesso motivo. Per ovviare al problema l’Atac ha previsto l’utilizzo di bus sostituitivi per le tratte dove le fermate ferroviarie sono state soppresse.
Ma la Roma-Lido non è l’unica tratta in crisi. Anche i pendolari della Roma-Viterbo da settimane lamentano ritardi e disservizi, dovuti alle continue soppressioni delle corse. Per questo è stato necessario un incontro tra il Comitato pendolari ferrovia Roma-Nord e i sindaci del Comuni di Morlupo, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano e Castelnuovo di Porto, con l’obiettivo trovare un’intesa per garantire il servizio minimo agli utenti.