L’emergenza dei cimiteri capitolini e l’erogazione dei servizi cimiteriali da parte della società Ama S.p.A. sono temi al centro del dibattito cittadino e dell’ordine del giorno dell’Assemblea Capitolina svoltasi oggi.
L’assessore Fiorini ha parlando di come un servizio inadeguato possa finire per acuire quell’inevitabile sofferenza di chi vive una perdita. I forti ritardi di Ama spa hanno causato non pochi disagi, ma la società rassicura che è in atto una pronta strategia di ripresa per fornire un servizio adeguato, chiedendo però anche all’amministrazione di aprire gli occhi su un problema che in realtà c’era già precedentemente alla pandemia. Si parla di un 30% di morti in più solo nella città di Roma, un numero che chiaramente porta con sé la necessità di attuare strategie nuove per affrontare l’emergenza. Ama parla di un aumento del numero delle pratiche a livello giornaliero, di un implemento della disponibilità dei forni crematori che funzioneranno anche nella giornata domenicali e di prolungare l’orario lavorativo.
Da parte dell’amministrazione è stata richiesta più trasparenza nei dati e nei documenti per le cremazioni, argomento che è stato molto dibattuto con l’aumento vertiginoso dei decessi concentrati in un lasso di tempo molto breve. L’amministratore unico della municipalizzata Stefano Zaghis dice “Tutto quello che si poteva fare è stato fatto. Ama ha dovuto affrontare una diffusione nei sui uffici amministrativi del Covid-19 che ha di fatto dimezzato il personale che ha dovuto lavorare le pratiche”. La società rassicura che saranno messi in atto tutti gli strumenti possibili per attutire gli effetti della situazione emergenziale che si sta vivendo.