Il progetto ha ormai ha superato la fatidica soglia dei 18 anni, ma per quanto riguarda la maturità ci sarà ancora da aspettare. Perché l’autostrada Roma-Latina è un qualcosa che, nell’immaginario collettivo, assume sempre più i connotati della tela di Penelope. Un disegno continuamente fatto e disfatto senza mai vedere la luce.
Nel frattempo la via Pontina, e anche questa non è una novità, resta l’unico e quasi impraticabile collegamento fra Roma e Latina. Il manto stradale è ridotto ai minimi termini, e gli incidenti stradali, dei quali l’ultimo, gravissimo, lo scorso martedì, quasi non fanno più notizia.
Dalla Pontina alla Roma-Latina: a che punto è il progetto, quando apre il cantiere, quando sarà pronta
La soluzione delle istituzioni è sempre stata un progressivo spostamento del flusso di traffico dalla Pontina alla nuova Autostrada, che dopo un lungo braccio di ferro anche contro i comitati antagonisti sembrava vedere nitida all’orizzonte l’apertura del cantiere.
Da circa un mese, però, il Ministero delle Infrastrutture ha deciso di rivedere il progetto per contenere i costi. Il tentativo è di rendere il percorso il più simile possibile a quello dell’attuale via Pontina ed eliminando le complanari.
Su questo punto, la novità è nel colloquio telefonico fra il sindaco di Latina, Damiano Coletta, il ministro Paola De Micheli. Il primo cittadino ha avuto rassicurazioni sul tema delle complanari, che la De Micheli continua a prevedere anche se come progetti paralleli e finanziati attraverso canali diversi.
Un aspetto vitale, per il Capoluogo della provincia pontina, che conta di ottenere, nell’ambito del progetto, la realizzazione di diverse opere a compensazione, utili a migliorare la viabilità generale della città.