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Roma-Latina: il Governo conferma i fondi, ma c’è il rischio espropri

Il Governo conferma, i fondi ci sono, ma ad Agosto scadono gli espropri, e il progetto è a rischio. Le risorse per lo snodo Roma Latina, che collegherà i comuni di Roma, Pomezia, Ardea, Aprilia, Cisterna e Latina sono state confermate dal ministero delle Infrastrutture.

Sarà realizzata in House dalla nuova società creata per la gestione della rete autostradale con riduzione del costo dell’opera e dei tempi di realizzazione, poiché non ci sarà una gara pubblica e il soggetto attuatore sarà una società partecipata dello Stato. Astral si sta occupando della revisione del progetto. A termine del quale si avrà una stima dei costi definitivi e dei tempi di realizzazione.

Senza l’esigenza di margini di guadagno come coi privati, gli importi totalmente a carico dello Stato, saranno ridotti e, stando al ministero, privi di criticità. I risparmi della Roma-Latina dovrebbero essere dirottati sulla Cisterna-Valmontone.

Di recente, Federlazio Latina aveva lanciato l’allarme degli espropri in scadenza che mettessero in bilico l’autostrada. Ad agosto scadrà la Valutazione di Impatto Ambientale e gli espropri per la realizzazione dell’opera.

Se i lavori non inizieranno entro tale mese, i proprietari dei terreni espropriati potrebbero tornare in possesso delle aree, con il diritto di chiedere il risarcimento dei danni per non aver potuto fruire delle loro proprietà durante una decade. Un pericolo per il progetto, per le aziende e del tessuto socio economico e per le chance di ripartenza che l’autostrada rappresenta.