Il ritorno di Stephan El Shaarawy alla Roma è una continua corsa a ostacoli. Dopo il no incassato dall’attaccante nelle ultime ore del mercato estivo, il Faraone è ad un passo dal vestire nuovamente la maglia giallorossa. Ma questa volta tra lui e la firma c’è di mezzo il Covid. Il 28enne è risultato positivo proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto sostenere le visite mediche di rito, rinviate quindi a data da destinarsi.
Anche l’ultimo tampone, effettuato ieri, ha dato esito positivo. La firma deve ancora attendere, mentre El Shaarawy prosegue la quarantena in un hotel dell’Eur. L’attaccante verrà sottoposto ad un ulteriore test domani, poi, nel caso in cui risultasse finalmente negativo, potrebbe svolgere le visite mediche e firmare il contratto che lo legherà ai giallorossi per due anni mezzo a 3,5 milioni a stagione.
E’ una corsa contro il tempo che vuole vincere anche Fonseca, alle prese con diverse defezioni in attacco. L’allenatore portoghese deve risolvere la questione Dzeko, ora diventata una grana in casa Roma. Il rapporto tra tecnico e capitano sembra ormai insanabile, ma nonostante il mercato aperto nessuna squadra ha ancora avanzato proposte concrete per l’attaccante bosniaco. Per questo in caso di permanenza la società cercherà di mediare la situazione tra le parti.
Non sono al meglio nemmeno Mkhitaryan e Pedro, l’arrivo di El Shaarawy sarebbe accolto con un sospiro di sollievo da Fonseca. La Roma intanto lavora anche ad iniziative extra campo, come quella lodevole che la vede coinvolta al fianco dell’associazione italiana persone down. L’obiettivo è la promozione dell’inclusione lavorativa e sociale dei ragazzi con sindrome di Down. Per il nobile intento sono scesi in campo insieme alla società giallorossa pezzi da novanta come Claudia Gerini e Carlo Verdone.