A Roma si vota sempre meno. È questo il dato che emerge dopo il primo giorno di ballottaggio. In attesa di capire chi tra Michetti e Gualtieri sarà il prossimo sindaco di Roma, c’è già un verdetto relativo all’affluenza alle urne: alle 23 di ieri, orario di chiusura dei seggi, appena il 30,87% dei romani era andato a votare:
E se già nel primo turno il dato non era stato incoraggiante, nel secondo le cose sono peggiorate. Rispetto al turno del 3 ottobre, quando votarono il 36,82% degli aventi diritto, c’è stato un calo del 6%. E il quadro si fa ancora più preoccupante se si prendono in esame le amministrative del 2016, quando alle urne si presentò il 57% dei romani. Il dato al ribasso è in linea con quello nazionale, che ha subito un calo dell’8,4% rispetto alle 23 di due settimane fa.
La rincorsa è partita stamattina, anche se il tempo per recuperare non è molto: i seggi sono aperti dalle 7 di questa mattina, chiuderanno alle 15, poi inizierà lo spoglio. Come sempre a Roma i dati dell’affluenza alle urne variano di Municipio in Municipio. La differenza tra centro e periferia è netta: il I, II e VIII Municipio sono stati quelli più disciplinati: in quei territori l’affluenza alle urne ha superato il 33%.
La musica cambia però allontanandosi dalle zone centrali: nel VI Municipio, dove nel primo turno il candidato del centrodestra Enrico Michetti ha sfiorato il 40%, l’affluenza è stata appena del 23,95%, la più bassa della Capitale. In provincia le cose non migliorano: il 38,16% ha votato a Bracciano, il 30,78% a Marino e 30,94% a Frascati, tutti dati in calo rispetto a due settimane fa.