Istanbul è invece in vetta alla classifica nel mondo, seguita a ruota da Città del Messico e Rio de Janeiro relegando Roma al tredicesimo posto con un indice di congestionamento del ben 38 per cento. Ovvero, per percorrere un tratto di strada nella capitale occorre spendere il 38 per cento di tempo in più rispetto ad una situazione di traffico regolare. Questa è la situazione rilasciata dal Tom Tom Traffic Index, il più accurato barometro a livello mondiale del traffico nelle aree urbane. Lo studio ha preso in considerazione tutto il 2014 e si basa sul rilevamento dei dati di percorrenza, reali, misurati sul network stradale di 146 città del mondo.
Insomma, ogni ora, i romani perdono ben 24 minuti tra gli ingorghi, dal Grande raccordo anulare alla Tiburtina. In un solo anno un automobilista romano spende ben 93 ore della sua vita in coda.
Il giorno peggiore del 2014? Il 19 dicembre: era l’ultimo venerdì prima del break natalizio, una giornata che di sicuro i romani non hanno ancora dimenticato. Al secondo posto Milano, anche se può essere giustificata dall’incredibile quantità di cantieri e lavori in corso dovuti all’imminente partenza di Expo 2015. L’indice di congestionamento del capoluogo lombardo è pari al 30 per cento. Il terzo gradino del podio nella classifica delle città più trafficate d’Italia secondo il TomTom Traffic Index va a Napoli: sui circa 8900 km di rete stradale partenopea, i napoletani perdono 75 ore all’anno bloccati nel traffico, arrivando a destinazione con almeno 20 minuti di ritardo.
“Lo studio TomTom Index certifica una situazione che per questa amministrazione non è sorprendente e rispetto alla quale sono state pianificate da tempo risposte forti e decise – ha affermato l’assessore ai Trasporti di Roma Guido Improta – L’attuale Giunta, fin dal suo insediamento, ha approvato provvedimenti finalizzati a risolvere criticità storiche e a modificare l’approccio culturale rispetto ai comportamenti di mobilità – ha aggiunto -. Proponiamo una nuova visione di città, più accogliente, più vivibile, in grado di soddisfare meglio le esigenze dei cittadini attraverso il potenziamento dei servizi, l’estensione delle Ztl, la revisione della sosta tariffata, la diffusione delle isole ambientali per la promozione della mobilità pedonale e ciclabile – ha detto Improta – Rivendichiamo l’adozione di misure che hanno riscosso grandissimo apprezzamento da parte dei cittadini, come l’introduzione del servizio di car-sharing a flusso libero e il potenziamento di quello a postazione fissa. Solo contrastando la battaglia quotidiana per l’occupazione dello spazio pubblico – ha concluso Improta – in modo da giungere ad un modello di gestione della mobilità alternativo, questa città potrà tornare a crescere non solo da punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale e civico”.