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    Roma, la banda dei Robin Hood colpisce ancora: blitz contro l’invasione del b&b

    Torna in azione la banda dei Robin Hood, gli attivisti contro il ‘giubileo dei ricchi’ e l’invasione dei b&b a Roma. Dopo il blitz di un mese fa, il gruppo ha ripreso il sabotaggio dei lucchetti con le chiavi per gli appartamenti degli affitti brevi lasciati fuori dai palazzi per i turisti in visita nella Capitale.

    Roma, la banda dei Robin Hood colpisce ancora: blitz contro l’invasione del b&b

    Armati di colla e tronchesi gli attivisti anonimi sono entrati in azione nella notte al Pigneto, Ostiense, Monti, Aurelio, Monteverde, tagliando le fascette con cui vengono posizionati i locker per i check-in e incollando alcuni lucchetti. Hanno quindi lasciato ai cittadini le istruzioni fai da te per il sabotaggio.

    Istruzioni per i cittadini

    Un’azione diversa da quella messa in atto alla fine di ottobre durante il primo blitz “firmato” da messaggi di protesta contro l’overtourism e un cappello verde con una piuma, come quello del celebre Robin Hood. Se a fine ottobre il gruppo decise di presentarsi rivolgendosi ai turisti che non avrebbero trovato le chiavi dei b&b, stavolta il messaggio è rivolto per i romani con tanto di istruzioni: “compra la colla, sabota il lucchetto e metti l’adesivo con il simbolo di Robin Hood”. E la raccomandazione: “stai attento e non farti vedere, Robin Hood è silenzioso”.

    “Chiediamo piano nazionale che regoli il fenomeno degli affitti brevi”

    Nel comunicato gli attivisti sperano che i cittadini seguano il loro esempio e si prendono dei meriti. “In seguito alla nostra azione – scrivono gli attivisti come riporta LaPresse – qualcosa è iniziato a muoversi, nella Capitale è stato di recente discusso un regolamento municipale per porre un freno agli affitti brevi nel centro storico. Questo non basta perché anche nelle zone periferiche la turistificazione sta già cominciando ad accettare le disuguaglianze socio economiche”. Critiche inoltre a Daniela Santanché, “fare la ministra del turismo non significa rendere impossibile la vita ai cittadini. Chiediamo – aggiungono – un piano nazionale che regoli il fenomeno degli affitti brevi e ponga un freno alla fame delle piattaforme”.