Una protesta nata spontaneamente, non appena è stato appreso dai delegati che la Ragioneria generale dello Stato aveva bocciato la nota di variazione al bilancio 2013 dellINPS e chiesto il tagli dellincentivo dei lavoratori. Così i rappresentanti e numerosi lavoratori dellistituto nazionale di prevenzione statale hanno deciso di dirottare la loro protesta da Frascati direttamente davanti il Ministero dellEconomia. A rischio ci sono 300 euro di retribuzione mensile, spiega Massimo Briguori, dellEsecutivo nazionale della USB INPS. la Legge di stabilità 2013 prevede che lINPS risparmi a regime 532 milioni di spesa. Il Ministero dellEconomia contesta il piano di risparmi dellente previdenziale e vuole che 94 milioni siano prelevati dalle tasche dei lavoratori.
Non ci stiamo a farci spolpare ulteriormente lo stipendio attacca il delegato nazionale USB dopo un blocco dei contratti e delle retribuzioni che va avanti da quattro anni e che ha già prodotto una perdita media di 9.000 euro di salario.
Briguori denuncia il reale obbiettivo della tenaglia sullINPS: Si vuole togliere ogni autonomia e funzionalità allente previdenziale e trasformarlo in un ente assistenziale, che eroghi assegni sociali, mettendo una pietra tombale sul sistema previdenziale pubblico.
Oggi siamo qui per difendere i nostri stipendi conclude il delegato della USB ma il 18 ottobre con lo sciopero generale proclamato da USB e da altri sindacati di base scenderemo in piazza a Roma anche per il rilancio della previdenza sociale pubblica, per riprenderci il welfare, per reclamare occupazione e reddito. Sappiano, governo e amministrazione, che se proseguirà lattacco alle retribuzioni, nelle prossime settimane sarà a rischio la funzionalità delle sedi INPS.