6 aprile 2013 – Niente passi indietro e “tolleranza zero sugli abusi sessuali” questo il messaggio che Papa Bergoglio ha voluto lanciare sottolineando la continuità con quanto intrapreso dal suo predecessore in questo ambito.
L’occasione scelta è stata l’udienza di ieri mattina con il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l’arcivescovo tedesco Gerhard Ludwig Muller. Precise e chiare le linee guida papali in questo senso. L’ex Sant’Uffizio dovra’ promuovere «anzitutto le misure di protezione dei minori, l’aiuto di quanti in passato abbiano sofferto tali violenze, i procedimenti dovuti nei confronti dei colpevoli, l’impegno delle Conferenze episcopali nella formulazione e attuazione delle direttive necessarie in questo campo tanto importante per la testimonianza della Chiesa e la sua credibilità»
Poche righe per riconfermare del direttive dettate dal pontificato ratzingeriano, nessun passo indietro rispetto a quanto stabilito da Joseph Ratzinger, già da cardinale, e protagonista della svolta avvenuta nel 2002 con Giovanni Paolo II, quando la Santa Sede aveva avocato a se’ la competenza sui casi d’abuso sottraendoli ai tribunali diocesani. Da Papa, Benedetto XVI ha stabilito un ulteriore inasprimento delle norme. Ma soprattutto ha offerto un esempio di come comportarsi con le vittime, per decenni considerati alla stregua di «nemici» del buon nome dell’istituzione, invece che persone da accogliere e aiutare in ogni modo.