Nonostante le soluzioni tampone si legge nel comunicato sindacale – adottate per il mese di maggio, per i mesi a venire permane invariato il pericolo che non venga pagato il salario accessorio ai dipendenti di Roma Capitale. Secondo lUSB P.I., lamministrazione vuole riscrivere il contratto decentrato, sconvolgendo orari di lavoro e di vita, introducendo orario spezzato e turnazioni, eliminando indennità che in molti casi costituiscono il margine di differenza fra sopravvivenza e povertà. Infatti, anche laddove la relazione del MEF non ha rilevato illegittimità contrattuali, come per il settore Scolastico Educativo, la Giunta capitolina prospetta una pesante ristrutturazione organizzativa, che provocherà lespulsione del personale precario e una massiccia privatizzazione dei servizi alla cittadinanza. LUSB è certa che i dipendenti di Roma Capitale abbiano compreso la gravità della situazione e che aderiranno allo sciopero di domani, nonostante la confusione generata sia dalla stessa amministrazione, che ha omesso di fornire in merito adeguata informazione, sia da altre proclamazioni di scioperi fantasma, peraltro giudicati irricevibili dalla Commissione di Garanzia. LUSB ha inviato esplicita richiesta al sindaco affinché domani incontri i lavoratori e le lavoratrici, che saranno riuniti in presidio sotto al Campidoglio.