Resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamenti e travisamento: sono le accuse ipotizzate dal pubblico ministero Luca Tescaroli, a seconda della posizione processuale, per 18 persone che parteciparono il 14 novembre dello scorso anno agli incidenti accaduti in occasione della giornata di sciopero europeo. Il magistrato ha concluso le indagini depositando gli atti che riguardano persone di eta’ compresa tra i 19 e i 44 anni. Entro 20 giorni i difensori potranno effettuare attivita’ istruttoria prima che il magistrato faccia le sue richieste al gup. Dei manifestanti sette erano in testa al corteo, secondo quanto e’ emerso dall’inchiesta. Indossavano caschi, felpe e altri indumenti per non essere riconosciuti e avanzavano in formazione di testuggine portando anche scudi avvicinandosi alle forze dell’ordine che li fronteggiavano. Quanto agli altri manifestanti sono accusati di aver lanciato corpi contundenti, bombe carta, sampietrini e altri oggetti all’indirizzo delle forze dell’ordine. Nell’ambito dell’inchiesta il magistrato ha valutato anche la posizione di un poliziotto fotografato mentre a colpi di manganello picchiava uno dei manifestanti caduto a terra. Per lui e’ stato disposto il rinvio a giudizio.