Con oggi iniziano ufficialmente i lavori di ristrutturazione dell’edificio di Via Sagunto al Quadraro, uno stabile di proprietà dell’Ater. Una grande notizia non solamente per il quartiere, ma per l’intera città di Roma. L’inaugurazione ha visto la partecipazione di Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, di Massimiliano Valeriani, Assessore alle Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero della Regione Lazio, di Eriprando Guerritore, Commissario ATER Roma, di Andrea Napoletano, Direttore Generale ATER Roma e di Massimo De Pamphilis, Rappresentante del Comitato di quartiere
Questo stabile è stato per tanti anni chiuso e soprattutto lasciato andare in malora. Questo traguardo si inserisce all’interno di un progetto più grande, quello di “Missione periferie”, un progetto della regione Lazio che ha stanziato dei soldi per la rigenerazione urbana e di recupero di luoghi abbandonati.
“Da sempre questo edificio sta qui abbandonato e degradato. È sempre stato fonte di preoccupazione e di disagio. Arrivare ad oggi a questo importante risultato è per tutti noi un miraggio” – Massimo De Pamphilis, rappresentate del comitato di quartiere.
Molte volte è stato tentato il recupero d i questo stabile, ma nessun tentativo è andato a buon fine.
Oggi al Quadraro si festeggia una vittoria in cui non si sperava più. L’assessore Massimiliano Valeriani parla di questo traguardo come fondamentale non solo per l’amministrazione attuale, ma è un esempio per l’intera città. La particolarità di questo progetto è legata al sistema di progettazione partecipata che si è messo in atto per decidere ciò che questo stabile avrebbe contenuto. È stata fatta una consultazione rivolta ai cittadini che hanno dichiarato cosa fosse per loro più utile per il quartiere.
“Far decidere ai cittadini è un grande simbolo di civiltà” – Massimiliano Valeriani, Assessore alle Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero della Regione Lazio
Lo stabile avrà al suo interno un centro per donne vittime di violenza, degli alloggi studenti e per giovani coppie e al piano terra sono previsti uno spazio culturale, una sala espositiva e delle sale di socializzazione. Questo quartiere ha bisogno di spazi di socialità e quel luogo rispecchia profondamente il carattere di chi vide quel quartiere.
Sono previsti due anni per la realizzazione di questo progetto. Zingaretti ha ricordato come la chiusura di questo stabile per 60 anni possa essere definita vergognosa. Ha sottolineato però che questo stabile è anche un simbolo di rinascita. Si dovranno attendere questi due anni, ma nel frattempo questo è la dimostrazione che, nonostante il periodo molto particolare che si sta vivendo, le cose si possono ancora realizzare.