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Roma, gli ambientalisti tentano di bloccare il raccordo

Roma, gli ambientalisti tentano di bloccare il raccordo, ma il blitz fallisce.

Cinque attivisti di Ultima Generazione bloccati dalla polizia prima di riuscire ad attuare la protesta. Hanno riprovato ma sono stati fermati prima che di aprire striscioni e sedersi sulla carreggiata del GRA per bloccare il traffico, di creare un disagio dando voce alla loro protesta.

Roma, gli ambientalisti tentano di bloccare il raccordo

Non riesce il blitz degli ambientalisti di Ultima Generazione: alle 7:00 di questa mattina hanno trovato gli agenti della digos che li stavano aspettando e li hanno fermati e portati in commissariato prima che riuscissero ad entrare sulla corsia esterna del raccordo, nel tratto di A90 compreso fra le uscite Casilina ed Anagnina. Accompagnati in commissariato ed identificati la loro posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.

La protesta non è andata a buon fine, gli automobilisti in transito sul grande raccordo anulare dunque questa volta non hanno avuto il tempo di trovarli in strada, Accompagnati in commissariato ed identificati la loro posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.

Come dichiarato più volte, Ultima Generazione punta alla disobbedienza civile non violenta. “Persone preoccupate per il proprio futuro scendono in strada e si siedono sull’asfalto nelle ore più limpide della mattina, a volto scoperto, esibendo degli striscioni. Parlano con chiunque voglia fermarsi a condividere preoccupazioni e possibili soluzioni per arginare il cambiamento climatico”.

Diversa è l’interpretazione degli automobilisti rimasti bloccati sul grande raccordo anulare. Quattro i blitz attuati dagli ambientalisti nelle ultime due settimane: il 16, 20, 22 e 24 di giugno. Blocco alla circolazione che ha infuriato automobilisti e scooteristi che in molti casi hanno spostato di peso gli stessi ambientalisti liberando la carreggiata con epiteti e parolacce nei confronti degli attivisti.

Blocchi durati poche decine di minuti, con la polizia che ha poi spostato a sua volta gli attivisti per liberare la strada, anche se le code ed i rallentamenti, già routine di mattino, hanno creato caos, disagi e ritardi viabilità anche importanti.