ROMA: FRANE, ALLUVIONI, CROLLI, CNG TRACCIA LA MAPPA DEL RISCHIO NELLA CAPITALE

 Frane, alluvioni, allagamenti, cedimenti del terreno e crolli di cavita’ sotterranee. La mappa del dissesto idrogeologico di ROMAcoinvolge molti quartieri, e la citta’ eterna non e’ esente neanche dal rischio sismico. A tracciare il quadro della Capitale, zona per zona, e’ il Cng, il Consiglio nazionale dei Geologi, ricordando come nel territorio cittadino avvengono frane nelle zone di Monteverde, Monte Mario, Viale Tiziano; alluvioni dei fiumi Tevere e Aniene; allagamenti a San Paolo, Portuense e Via Tiburtina. I terremoti del passato di Castel Romano e Boccea dimostrano come ROMA non sia esente dal rischio sismico, mentre nel sottosuolo si verificano cedimenti del terreno e crolli di cavita’ sotterranee che interessano i quartieri Appio, Tuscolano, Tiburtino, Prenestino e Casilino. Emanazioni gassose post vulcaniche riguardano zone ai confini dei comuni di Marino, Ciampino e Pomezia, Fiumicino, senza contare gli inquinamenti delle falde acquifere a Malagrotta. Si tratta di “fenomeni naturali che diventano catastrofi, cioe’ un problema di grande rilevanza sociale, quando interessano zone antropizzate, a causa di politiche di uso del territorio irresponsabili che producono elevati costi per la collettivita’’’, sottolinea il geologo Eugenio Di Loreto. Il Cng e l’ordine dei geologi del Lazio hanno incontrato l’assessore all’Ambiente di ROMACapitale Estella Marino per avviare un percorso di collaborazione. ’’Il lavoro di tecnici e professionisti e’ fondamentale – dichiara l’assessore Marino – svolge un ruolo di sussidiarieta’ a chi e’ chiamato ad amministrare, per avviare un serio percorso di monitoraggio e prevenzione”