PALCO GRANDE, Ore 21
NEL NOME DEL PADRE
di Claudio Fava
tratto dal libro Nel nome del padre (Baldini & Castoldi)
regia Ninni Bruschetta
con Roberto Citran
scene Antonio Panzuto
Trent’anni, poco meno: lo spazio che separa un padre da un figlio. Il padre morto, ucciso dalla mafia. Il figlio che si fa uomo, che diventa anch’egli padre, che accumula il tempo trascorso dentro di sé. E che questo tempo vuole raccontarlo. Non per celebrare un lutto o per ricordare un morto ma per capire cosa accadde dopo. Dopo: quando il morto fu seppellito, quanto tutto sembrò risolto, appagato, ammansito. E invece fu allora che cominciò la storia: la verità negata, stravolta dalla viltà dei vivi, le indagini depistate, le vittime indagate, il ricordo profanato. Come accade sempre quando Cosa Nostra uccide: perché ammazzare non basta mai, bisogna poi accanirsi sulla memoria, smembrarla a morsi, logorarla con l’oblio. “Nel nome del padre” racconta la ribellione a quest’oblio, la rivolta contro la prudenza dei giusti, è il sofferto rammentare l’omertà che accompagnò quel delitto. Ed è anche una memoria rivolta a questo padre che se n’è andato senza sapere, senza capire cosa stava per accadere. Un modo per chiamarlo in causa, per condividere con lui il prezzo di questi anni senza gloria. Perché ciò che è terribile non è morire: è finire, rassegnarsi, parlar d’altro.
mar 26 agosto
PALCO GRANDE, Ore 21
TACCHI MISTI
di Gloria Calderòn Kellett
regia Ferdinando Ceriani
con Carla Ferraro, Corinna Lo Castro, Valentina Martino Ghiglia, Silvia Siravo
musiche Benedetto Ghiglia
16 paia di scarpe, 4 attrici, 16 personaggi femminili creati dalla penna di Gloria Calderòn Kellett (pluripremiata autrice americana), questo è Tacchi misti, una divertentissima e irriverente galleria di donne, unampia carrellata di esperienze, ironiche, graffianti, audaci, raccontate, cantate e ballate in una sequenza rapidissima di ritratti; una sorta di roulette russa dove, ad ogni numero, corrisponde un paio di scarpe e un nome (La fidanzata, la casalinga, la cinica, la Dea, la suora, la ninfomane, ecc.) che investirà il pubblico con la sua storia. Si, investirà, perché queste donne non si limitano a raccontare di sé ma cercano nel pubblico una spalla, un complice, un antagonista!
mer 27 agosto
PALCO GRANDE, Ore 21
FONTANONE CLASSICA IV EDIZIONE
JEUX D’ENFANTS
Alberto Lodoletti, piano
Concerto in favore di Emergency ONLUS
Programma:
FRÉDÉRIC CHOPIN
Polacca “Eroica” in La bemolle, Op. 53
ROBERT SCHUMANN
Scene infantili Op. 15
Da genti e paesi lontani
Una storia curiosa
A rincorrersi
Fanciullo che supplica
Perfetta felicità
Un avvenimento importante
Sognando
Davanti al camino
Sul cavallo di legno
Fin troppo serio
Qualcosa di spaventoso
Il bimbo si addormenta
Parla il poeta
FRANZ LISZT
Rapsodia ungherese n. 2 in do diesis minore
MODEST MUSSORGSKY
Quadri da unesposizione
Promenade
Gnomus
Il vecchio castello
Tuileries (Litigio di fanciulli dopo il gioco)
Bydlo (Il carro di buoi)
Balletto dei pulcini nei loro gusci
Samuel Goldenberg e Schmuÿle
Il mercato di Limoges
Catacombae (Sepulcrum romanum)
La capanna sulle zampe di gallina (Baba-Yaga)
La grande porta di Kiev
gio 28 agosto
PALCO GRANDE, Ore 21
TI SEGUIRO OLTRE MILLE COLLINE
Lettura scenica a cura di Norma Martelli
Liberamente tratto dall’omonimo libro di Hanna Jansen
con Mariella Fenoglio, Claudia Campagnola
Vent’anni dal genocidio compiutosi in Rwanda nell’indifferenza del mondo intero, le autrici vi invitano ad una serata della Memoria, realizzata in collaborazione con Progetto Rwanda Onlus.
“A Kigali dopo il genocidio c’era un uomo che era uscito di senno e vagava per le strade della città. Tutti lo prendevano bonariamente in giro. Un giorno alla battuta di un passante ha risposto: “i pazzi siete voi. Voi che non siete impazziti”. (Ascanio Celestini)
Jeanne vive con i genitori a Kibungo, in Rwanda, è di etnia tutsi, e la sua è un’infanzia felice e protetta, scaldata dalle favole e dalle leggende raccontate dalla nonna. Ma quando compie otto anni, all’improvviso tutto cambia: essere tutsi diventa una condanna. Quando, il 6 aprile 1994, l’aereo del Presidente del Rwanda viene abbattuto da un razzo, si scatena il genocidio. Uno dopo l’altro tutti i familiari di Jeanne vengono massacrati. Jeanne riesce miracolosamente a salvarsi perché una donna hutu si offre di farla passare per sua figlia, ma per molto tempo resterà sconvolta e profondamente ferita nello spirito. Sarà l’incontro con un’amica creduta morta a restituirle la voglia di vivere e a farle trovare la forza di mettersi in contatto con una zia che vive in Europa.
Si ringraziano per la collaborazione: Maurizio dell’Orso, autore del filmato “Non vi dimenticheremo”, David Barittoni, Maria Castelletto e Valentina Pattavina.
Progetto Rwanda Onlus promuove dal 1996 progetti di sviluppo realizzati, implementati e monitorati da personale locale, con l’obiettivo di sostenere i sopravvissuti e le categorie a rischio, collaborare con le associazioni rwandesi che operano per la pace e la riconciliazione e rendere autonome le comunità locali nelle quali interviene.
ven 29 agosto
PALCO GRANDE, Ore 21
LISOLA MADRE
scritto e diretto da Ciro Scalera
Questa storia nasce da un romanzo inedito di Liliana DAnnolfo, da cui è stata tratta una sceneggiatura cinematografica prima e adesso un adattamento teatrale che si avvarrà di un supporto audiovisivo, ad integrare un racconto che prevede varie ambientazioni.
E una storia damore lunga una vita, ma è anche la storia di madri che non sanno crescere e che non lasciano crescere i propri figli, la storia di unamicizia ritrovata, dallironica filosofia napoletana, della coscienza vile e traditrice, ma poeticamente umana.
Note di regia
Vorrei dire alla gente: Ascoltate le storie. Le storie sono un contenitore dove cè posto per tutti i sentimenti umani, dallamore allodio, dal coraggio alla viltà, dalla disperazione allestasi. Vengono accontentati tutti, perché è proprio del percorso umano oscillare dal fango al Paradiso.
In questa storia damore fra Pietro e Clelia cè da piangere per:
un amore travolgente che dura solo un giorno,
una separazione che dura tredici anni,
un matrimonio di riparazione,
un figlio indesiderato nato morto,
unamicizia rinnegata,
linganno di due madri,
un morboso incesto.
E cè da ridere per:
lironia della cultura napoletana,
la goliardìa che rinasce intatta appena due amici si ritrovano,
la sessualità capronesca di un generale in pensione,
la filosofia di un postino gobbo, poeta e mascalzone,
la colorita espressività dei bambini napoletani,
insomma la voglia di raccontare che qualunque dramma porta in sé un aspetto ironico, che dovremmo tutti imparare a riconoscere e amare.
Cè alla fine da gioire per:
i traguardi che coronano gli sforzi del faticoso crescere,
quel po di magia in cui bisogna credere,
il recupero di se stessi,
il trionfo di amori e di amicizie.
E quindi una storia drammatica impregnata di ironia. Unironia che nasce proprio dalla tenerezza con cui si guarda ai personaggi, alle loro paure, ai loro umani limiti, alle loro inevitabili contraddizioni.
La vicenda è ambientata su due Isole ipotetiche, a simboleggiare uno spazio e un tempo che ogni individuo può trovare dentro di sé in qualunque spazio e in qualunque tempo.
sab 30 agosto
PALCO GRANDE, Ore 21
GERMANO MAZZOCCHETTI ENSEMBLE
Germano Mazzocchetti, fisarmonica
Francesco Marini, sax soprano e clarinetto
Paola Emanuele, viola
Marco Acquarelli, chitarra
Luca Pirozzi, contrabbasso
Emanuele Smimmo, batteria
Sergio Quarta, percussioni
ATTENZIONE!
Lo spettacolo GAY GIRL IN DAMASCO di Massimo Vincenzi con Francesca Bianco, in programma mercoledì 27 agosto, è annullato.
Lo spettacolo LE CITTA’ INVISIBILI di Italo Calvino con Massimo Popolizio, musiche dal vivo Javier Girotto, cura registica di Teresa Pedroni, in programma il 31 agosto, è rinviato a data da destinarsi.