ROMA. ENTRA IN UN NEGOZIO E TENTA DI PAGARE CON UNA BANCONOTA DA 100 EURO FALSA

    E’ accaduto ieri pomeriggio all’interno di un negozio di articoli per la casa in via Laurentina. La donna, A.A., di 25 anni, dopo aver preso due creme per un valore di circa 15 euro si è recata alle casse per pagare ed ha consegnato una banconota da 100 euro. Quando il cassiere si è accorto che la banconota era palesemente contraffatta, ha telefonato al 113. La donna a questo punto si è innervosita ed ha cercato di togliere la banconota dalle mani del titolare e, dopo una breve discussione, l’ha invitato ad uscire fuori dal negozio dove c’era ad attenderla un suo amico. Al rifiuto dell’uomo, la donna ha effettuato una breve conversazione con il telefono cellulare.

    Questo è quanto ha raccontato ai poliziotti il proprietario del negozio. A questo punto, gli Agenti del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico, hanno sequestrato la banconota ed hanno accompagnato la giovane nei propri uffici. La donna, proveniente dalla Campania, ha riferito di essere arrivata a Roma in auto per visitare la città insieme ad un suo amico. Ed è proprio questo amico, di cui non ha fornito le generalità, che le avrebbe proposto di fare degli acquisti con la banconota “falsa”. La giovane, con precedenti di Polizia, alla luce di quanto accertato ed in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza, è stata arrestata e dovrà rispondere di “spendita di monete false”.

    Sono in corso ulteriori accertamenti da parte degli investigatori per verificare l’eventuale coinvolgimento di altre persone ed il collegamento con un analogo episodio verificatosi lo scorso 27 maggio, quando, come ha raccontato lo stesso proprietario dell’esercizio commerciale, una donna aveva provato a spendere una banconota da 100 euro falsa, poi sequestrata dai poliziotti.

    I poliziotti infatti, hanno sequestrato alla donna anche un’altra banconota da 100 euro per verificarne l’autenticità e due telefoni cellulari, all’esame degli investigatori, sui quali la stessa ha ricevuto alcune chiamate anche quando si trovava all’interno del Commissariato.