Allarme arsenico nelle acque del nord di Roma. I cittadini dei municipi XV e XIV hanno espresso tutto il loro malcontento per essere stati avvisati in ritardo dall’amministrazione.
I residenti si dicono inoltre preoccupati per le modalità di risoluzione di questa emergenza, tutt’ora abbastanza fumose e poco precise. A parlare di tutto questo anche Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, intervenuto ai microfoni di “Ho scelto Manà” su Radio Manà Manà: “Nonostante si sapesse da anni che quell’acqua non era potabile -ha affermato Parlati-, la gente la beveva e la utilizzava per uso domestico. Ora è arrivata questa ordinanza del sindaco che riguarda 500 utenze e ne vieta l’utilizzo fino a dicembre. Il Comune ha voluto sottolineare che si tratta “solo” di 500 utenze, ma 500 utenze non vuol dire 500 case singole, anche condomini di 7-8 piani sono utenze. Hanno detto che faranno degli interventi, senza però specificare quali. Le soluzioni possibili sono due: o installare delle macchine che eliminano l’arsenico dall’acqua, oppure miscelare quell’acqua con altra acqua senza arsenico in modo da riportare i valori a norma di legge”.