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Roma e Lazio fanno i conti col Covid: giallorossi in affanno

Mentre la Nazionale guidata per l’occasione da Evani vinceva con la Polonia e si aggiudicava una grossa fetta del passaggio alle Final Four di Nations League, i giocatori della Roma tifavano dalla televisione. Nessun giallorosso ha infatti potuto rispondere alla chiamata della propria nazionale, tantomeno gli azzurri Spinazzola, Cristante e Pellegrini.

La settimana scorsa Trigoria si è svuotata causa Covid. L’allarme è scattato con Dzeko: l’attaccante bosniaco ha annunciato su Instagram la sua positività al virus. Poi a ruota tutti gli altri: Fazio, Pellegrini, Santon e per ultimo Kumbulla. Un focolaio che ha spinto l’Asl regionale a bloccare ogni partenza del gruppo squadra.

Fonseca lavora quindi con gli uomini contati in vista della prossima sfida in campionato con il Parma. La Lazio al contrario dei giallorossi ha quasi svuotato l’infermeria. Dopo la difformità di giudizio tra la Uefa e le cliniche scelte dai biancoceleste sugli ultimi casi Covid, su cui sono ancora accesi i riflettori della Procura federale, la squadra di Inzaghi può tirare un sospiro di sollievo.

Attualmente i positivi sono infatti solo Strakosha e Immobile. L’attaccante ha sperato fino all’ultimo di poter essere convocato da Mancini in Nazionale dopo che il tampone, effettuato in una clinica privata, aveva dato esito negativo. Il test effettuato in un centro suggerito dalla Asl ha però ribaltato il risultato fermando il numero 17 biancoceleste. Che ora spera nell’esito dei tamponi a cui si sottoporrà nel corso della settimana per poter essere liberato in vista della gara di sabato con il Crotone.