Sarebbero dovute finire sul ricco mercato della Capitale ed avrebbero potuto fruttare un discreto guadagno ai professionisti del tarocco, ma il percorso, stavolta, è stato un altro. Duemila paia di scarpe, con il falso marchio Hogan, sono state consegnate, oggi, al Comune di Olbia, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma. Le calzature erano state sequestrate nel corso di una complessa indagine, portata avanti dal Gruppo di Fiumicino e diretta a disarticolare lattività di un importante centro di smistamento di prodotti contraffatti ubicato a Maddaloni, nella provincia di Caserta. Era in tale sede, infatti, che le scarpe prodotte nelle fabbriche clandestine dellhinterland partenopeo passavano di mano dai contraffattori campani ai grossisti cinesi che, a loro volta, nel giro di poche ore, le rivendevano ai dettaglianti magrebini, incaricati di collocarle sulla piazza romana. Lintervento dei militari aveva permesso di intercettare un carico di 57.000 paia di scarpe, di noti marchi contraffatti, destinato a far fronte alle copiose richieste natalizie dei clienti capitolini. Il valore della merce sottratta al giro illecito era stato di 1,4 milioni di euro e le 2.000 paia di calzature a marchio Hogan, oggi donate, ne rappresentavano proprio larticolo più costoso, meglio realizzato e, perciò, maggiormente ricercato. Accogliendo la richiesta del Corpo, lAutorità Giudiziaria ha concesso che le scarpe, previa rimozione del marchio, potessero essere devolute agli alluvionati della Sardegna. Ieri, quindi – grazie alla collaborazione tra il Comune di Olbia e la compagnia di navigazione Tirrenia – sono partiti dal porto di Civitavecchia due automezzi militari, carichi delle calzature da donare alle persone colpite dallalluvione. Questa mattina, subito dopo lo sbarco nel porto di Olbia, nel corso di una sobria cerimonia, le false Hogan sono state donate ad un delegato del Sindaco che ne provvederà immediatamente alla distribuzione ai suoi concittadini. Un piccolissimo aiuto che, in questo periodo natalizio, si spera possa donare almeno un sorriso a chi ha vissuto, e purtroppo ancora vive, enormi difficoltà.