ROMA, DA FROSINONE A ROMA IN TRENO PER VENDERE IL “BOTTINO” DI UN FURTO

    polizia-2E’ stato tradito dalla sua voglia di comprare alcune dosi di marijuana S.G., tunisino di 19 anni. Era giunto a Roma, proveniente da Frosinone, probabilmente per vendere un consistente quantitativo di gioielli, telefoni cellulari e personal computer di cui è stato trovato in possesso, oggetti che dalle successive indagini sono risultati essere il frutto di un furto in abitazione, commesso nella mattinata stessa nella provincia di Frosinone.

    Una volta giunto alla Stazione termini, però, è stato contattato da un pusher all’opera in via Gioberti e non ha resistito alla tentazione di comprare dell’erba. Le sue mosse, però, non sono sfuggite agli agenti del Commissariato Viminale, diretto dal dott. Antonio Pignataro, che lo hanno visto consegnare all’altro giovane delle banconote ottenendo in cambio un involucro, che si accerterà poi contenere 5 grammi di marijuana. I due alla vista dei poliziotti sono immediatamente fuggiti dirigendosi in direzione opposte. Tale stratagemma non è però servito loro per sfuggire all’arresto. I due, infatti, sono stati inseguiti e arrestati, dopo una breve colluttazione. Una volta condotti in Commissariato, sono iniziate le indagini. Il pusher è stato identificato per S.I., 30enne del Gambia. Indosso ad S.G., come detto, sono stati rinvenuti numerosi preziosi, smartphone e computer portatili che, dai successivi accertamenti, sono risultati provento di furto. S.G., al termine, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per rispondere di ricettazione, resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale mentre S.I. è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti in flagranza.