Roma, corruzione, arrestato il sindaco di Ponzano Romano. Perquisite case di Verdini e Ciocchetti

I Carabinieri dell’Unità Investigativa di Roma hanno eseguito un ordine di custodia in carcere per corruzione nei confronti di Enzo De Santis, sindaco di Ponzano Romano, una città nel nord di Roma, molto popolare tra i suoi concittadini e eletto come primo cittadino nel 2016 con una lista civica di centro con il 100 percento dei voti.

Oltre all’arresto del sindaco, sono in corso le ricerche nelle case di Denis Verdini sia a Roma che a Firenze, con il sospetto che anche l’ex parlamentare di Ala, indagato, abbia ricevuto fondi illegali. Viene anche setacciata la casa romana dell’ex vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti, con l’aggiunta del centrodestra guidato da Renata Polverini. Nell’inchiesta sono indagati anche Mirko Coratti, ex allora forza del Pd, già coinvolto in Mafia Capital (ex vicepresidente dell’Assemblea Capitolina con il sindaco Alemanno poi con il sindaco Marino) e condannato in seconda istanza a 4 anni e sei mesi, e ad un direttore distretto comunale di Ponzano.

Fondamentalmente, il finanziamento illegale di partiti politici sul libero affitto di diverse case che il vecchio costruttore romano già in arresto e ora agli arresti domiciliari, darebbe ai vari partiti politici.

Tutti avrebbero ricevuto altri favori di vario genere da Sergio Scarpellini, l’agente immobiliare romano già arrestato dai carabinieri per corruzione il 16 dicembre 2016 insieme all’allora dirigente del Comune di Roma Capitale Raffaele Marra nella giunta Raggi. Il costruttore ha pagato tangenti e ha dato case gratuitamente per sbloccare progetti di costruzione, per facilitare la vittoria delle gare pubbliche. In una recente intervista, Scarpellini si era difeso dicendo: “Per me è un onore dare case libere ai politici, aiuto tutta Roma”

Il giudice inquirente del Tribunale di Roma, su richiesta dell’ufficio del procuratore locale, ha anche acconsentito ad addebitare agli indagati il ??sequestro di beni per circa 750.000 euro, considerato il profitto ricevuto tangenti.