Continua l’autunno caldo delle occupazioni nelle scuole a Roma. Ieri dopo un’assemblea straordinaria, è stato occupato anche il liceo Socrate. Un gruppo di studenti è entrato nella sede di via Padre Reginaldo Giuliani alla Garbatella prima dell’apertura e ha esposto uno striscione “Socrate occupato”.
Sono così 14 gli istituti della Capitale occupati da inizio anno dagli studenti. Poche ore fa invece è terminata la protesta al liceo Virgilio iniziata lo scorso 2 dicembre. Subito dopo l’occupazione la preside aveva organizzato con il corpo docente un sit-in davanti alla Città Metropolitana, un momento di incontro pubblico definito da molti una protesta di “contro occupazione”.
Al liceo Socrate l’occupazione della sede di Via Padre Reginaldo Giuliani è scattata ieri mattina. “Un gruppo di studenti, entrati senza autorizzazione negli spazi della scuola prima dell’orario di apertura, hanno impedito il regolare svolgimento delle lezioni e delle prestazioni dei lavoratori” scrive il preside sul sito dell’istituto. Pio i ragazzi si sono riuniti “in assemblea non autorizzata” e hanno poi esposto sul terrazzo sopra l’atrio (“non accessibile” sottolinea il dirigente scolastico lo striscione “Socrate Occupato”.
Il preside ha quindi informato le forze dell’ordine e comunica che “fino al termine dell’occupazione, le lezioni e le altre attività didattiche, curricolari ed extracurricolari e progettuali già previste saranno sospese/annullate esclusivamente nella sede occupata. Le uscite didattiche già programmate e per le quali siano state pagate le quote di partecipazione sono confermate per tutte le classi”.
Con il Socrate si allunga l’elenco delle scuole che sono state occupate da inizio anno a Roma. Ci sono Albertelli, Enzo Rossi, Plinio, Gullace, Cavour, Virgilio, Visconti. E ancora Russel, Morgagni, Manara, Rossellini, Newton, Carducci e quindi il liceo della Garbatella.
Tra le motivazioni delle proteste la solidarietà alla popolazione Palestinese e l’opposizione al governo Meloni, alla manovra finanziaria e al ddl 1160. “Dalle scuole occupate – scrive Osa Roma in un post Instagram – arriva una ventata di aria fresca, una sana e coraggiosa espressione di dissenso, che sfida il clima repressivo di questo governo”
“Davanti al crescere delle lotte degli studenti – aggiunge Osa Roma – la risposta che arriva da governo Meloni, Valditara e presidi non è altro che repressione, con identificazioni, denunce e sanzioni che stanno partendo in questi giorni contro gli studenti, su cui è massima l’azione di monitoraggio della nostra organizzazione in difesa del diritto al dissenso”.