Tornano le proteste dei collettivi universitari di Roma contro il caro affitti. Sarà un appuntamento fisso, quello organizzato il lunedì da Cambiare rotta che ieri ha manifestato davanti alla sede di Disco Lazio, in via Cesare de Lollis con manifesti e striscioni per “avere risposte ad un problema che ogni anno si fa più grave”.
“Anno nuovo, stessi problemi: senza casa non c’è diritto allo studio” si legge su uno striscione e poi ancora “Le borse non bastano più, gli studentati cadono a pezzi: questo non è diritto allo studio”. L’organizzazione studentesca punta il dito contro il caro affitti, le borse di studio insufficienti e pochi posti negli studentati.
Una situazione drammatica che interessa migliaia di studenti in difficoltà per trovare una stanza che può arrivare a costare anche 700 euro. Al quadro si aggiungono anche le tasse e il costo dei testi di studio, motivi che hanno portato Cambiare rotta a decidere di mettere in atto una protesta sistematica ogni lunedì per il diritto allo studio.
“Gli affitti aumentano di anno in anno, – si legge sui social di Cambiare Rotta Roma – mancano alloggi, soprattutto in vista del giubileo che leva case agli studenti per l’arrivo di milioni di turisti, le borse di studio non sono sufficienti, i posti negli studentati continuano ad essere pochissimi rispetto al numero di fuorisede presenti in città e versano in condizioni pietose, le tasse universitarie arrivano a cifre insostenibili e continuano i tagli al fondo per i trasporti pubblici che addirittura conta meno risorse rispetto a città con molti meno abitanti. Per questo ogni lunedì saremo sotto l’ente per il diritto allo studio: per più studentati pubblici, per un tetto agli affitti, per l’aumento delle borse di studio, perché siano garantiti il diritto alla casa ed allo studio”.