Imbrattata la storica sede romana del partito Fratelli d’Italia, sezione di “Colle Oppio”. La struttura in questione, era nota da anni per essere stata anche la celebre sede della destra romana, nonché punto di ritrovo per la gente di tutto il rione. Sui muri sono state rinvenute scritte minatorie e deliranti, firmate “Bomber Antifà”, mentre sulla porta d’ingresso sono state lanciate delle bottiglie di vetro contenenti vernice rossa.
«Per quanto ci riguarda – hanno commentato i militanti della sezione – continueremo a portare avanti la nostra attività a testa alta e al servizio del quartiere, senza farci intimidire da questi tristi personaggi che, essendo ormai fuori dalla storia e dai problemi reali della gente, cercano di sfogare tutta la loro frustrazione e il loro odio ideologico con questi “eroici” atti di teppismo. Non cadremo nel tranello di chi ha completamente perso il contatto con il territorio e con la nostra generazione. Noi non ci facciamo giudicare, nè tantomeno impaurire, da chi ha decisamente poche lezioni da offrire, in quanto è stato da tempo condannato dalla storia e dal quartiere. Abbiamo già provveduto a ripulire l’area da queste scritte e restiamo al fianco dei cittadini ogni giorno, non abbiamo tempo da perdere con chi brancola nel buio. Nei mesi scorsi abbiamo mobilitato le Associazioni di quartiere e i Comitati di residenti del Centro Storico romano contro il degrado del Parco del Colle Oppio. Centinaia di persone hanno partecipato insieme a noi alla fiaccolata dell’11 dicembre e nelle scorse settimane nostri gruppi di volontari hanno organizzato pulizie del Parco e una raccolta firme per chiedere un piano generale di riqualificazione, da inserire all’interno del progetto di valorizzazione dei Fori. Abbiamo trovato, raccolto e gettato di tutto: spazzatura, bottiglie, materassi e, ahinoi, molte siringhe. Forse il nostro attivismo da fastidio a chi vorrebbe che il Parco fosse solo un invivibile luogo di spaccio di droga a cielo aperto, ma noi preferiamo tutelare l’incolumità delle famiglie e dei bambini che proprio lì vanno a giocare. La nostra mobilitazione quindi non si ferma. Noi andiamo avanti, come sempre, con la forza delle nostre idee e del nostro radicamento sul territorio…che questo dia fastidio a chi di idee non ne ha, non ci stupisce affatto»