Blitz della polizia locale di Roma Capitale, nei centri massaggi cinesi, usati come copertura per attività di prostituzione. I caschi bianchi del gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale, sono intervenuti ieri in via Muzio Scevola e via della Primavera, ponendo sotto sequestro i due immobili adibiti a case di tolleranza. Oltre alla contestazione del reato di sfruttamento della prostituzione per una “mamasan” 35enne, é scattata la denuncia per il reato di sfruttamento della manodopera clandestina, dal momento che le ragazze della “scuderia”, erano tutte clandestine in Italia.
Svolti servizi anche di ufficio postale
Nel corso dell’operazione, che ha visto l’accompagnamento di due donne, tra cui la stessa titolare, presso il centro di permanenza ed espulsione di Ponte Galeria, gli agenti hanno riscontrato un episodio inquietante: grazie alla presenza di un interprete di lingua cinese, nominato ausiliario durante le indagini, é stato possibile accertare, come uno dei due siti, svolgesse l’attività di vero e proprio ufficio postale clandestino, fornendo servizi di casella postale, fermo posta e domicilio postale per innumerevoli società e soggetti privati, tutti di nazionalità cinese. Sull’evoluzione investigativa delle indagini relative ai centri massaggi a luci rosse, sono in corso ulteriori accertamenti, anche al fine di stabilire le motivazioni dei soggetti coinvolti ad eludere i servizi di posta ordinaria.