ROMA, CATTURATO IL LATITANTE PISCITELLI. DIABOLIK IN MANETTE

E’ stato catturato dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma Fabrizio Piscitelli   soprannominato “Diabolik”, latitante dallo scorso 24 settembre dopo essere sfuggito all’arresto nel corso dell’operazione denominata “Castillos”. Dopo mesi di intercettazioni telefoniche e complicati pedinamenti, specie nella zona sud-est della Capitale, le Fiamme Gialle avevano appurato l’esistenza di due agguerriti gruppi criminali, capeggiati, rispettivamente, da Paolo Diana e da Fabrizio Piscitelli. Quest’ultimo, conosciutissimo nella Capitale quale leader degli ultras della tifoseria laziale e è più volte assurto agli onori della cronaca giudiziaria locale, risultava aver organizzato e promosso l’importazione via mare in Italia, dalla Spagna, di 185 chili circa di hashish, sequestrati a Civitavecchia nel dicembre del 2011. Anche Paolo Diana era a capo di un autonomo e strutturato sodalizio criminale, dedito all’importazione di droga dalla Spagna; unitamente a Rocco Gallo e Simone Serafinelli,inoltre, aveva organizzato e finanziato il viaggio dall’Italia alla penisola iberica del corriere rumeno Florin Valentin Buica, catturato a Roma a marzo 2012, trovato in possesso di hashish in ovuli, occultati all’interno del serbatoio di un’autovettura. Nell’occasione, sia il Diana che il Piscitelli erano riusciti a sottrarsi all’arresto. Il primo si è costituito il 7, mentre il  Piscitelli, forte degli appoggi e dei legami con la criminalità organizzata romana, era riuscito a far perdere le proprie tracce, muovendosi con una carta d’identità falsa. Tale espediente, tuttavia, non ha impedito ai militari di catturarlo all’interno di un anonimo appartamento sito nel quartiere Santa Gemma – Casalotti.

Più in particolare, mettendo a frutto le esperienze operative nel tempo maturate nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso, sono stati effettuati ripetuti appostamenti e pedinamenti, sfruttando ogni minimo dettaglio e progredendo nell’individuazione del covo per piccoli passaggi successivi: dalla consegna della biancheria sporca ad una semplice ordinazione di una pizza per vedere, “tra amici”, la recente partita di coppa della Lazio.

Seguendo meticolosamente, di giorno e di notte, gli spostamenti successivi dei favoreggiatori individuati e cogliendo ogni minima differenza rispetto alle quotidiane attività da questi svolte, nella serata del 24 ottobre, la guardia di finanza ha fatto irruzione nell’abitazione dove si nascondeva il Piscitelli, intento in quel momento a vedersi la partita di coppa della sua squadra del cuore. All’atto dell’irruzione, nell’appartamento, sono stati individuati, oltre alla moglie del ricercato, anche i due padroni di casa, entrambi di origine romana e anch’essi tratti in arresto per favoreggiamento, ma posti ai domiciliari.

Le successive perquisizioni del covo hanno scoperto un vero e proprio arsenale connesso probabilmente con i ripetuti episodi di violenza negli stadi e, soprattutto, numerosissime apparecchiature tecniche di elevato livello tecnologico, del tipo “jammer” ovvero disturbatori di radiofrequenze e reti UMTS/GSM, sia fissi che portatili.