ROMA, CARMINE BELFIORE E’ IL NUOVO QUESTORE DI TERNI. LAMBERTO GIANNINI E’ IL RESPONSABILE NAZIONALE DELL’ANTITERRORISMO

    Giornata intensa ieri per il Questore di Roma Fulvio della Rocca. Dopo essersi congratulato con i quasi 500 uomini della Questura impegnati nella operazione “Nuova  Alba” ed aver evidenziato alla presenza del Procuratore Capo della procura di Roma dr. Pignatone e dei media, che la ricostruzione degli organigrammi criminosi fatta dalla Squadra Mobile è caratterizzata da  “rara efficacia, lucida, documentata, e imparziale”,   il Questore della Rocca ha salutato il suo ex Vicario Carmine Belfiore che tra una settimana assumerà le funzioni di Questore della provincia di Terni, e l’ex capo della DIGOS Lamberto Giannini che invece già da lunedi prossimo siederà sulla poltrona di capo del Servizio Centrale Antiterrorismo.

    Il Questore della Rocca ha espresso ai suoi due collaboratori un  sentito ringraziamento, sottolineando il fondamentale apporto fornito alla Questura di Roma e li ha salutati con un caloroso e affettuoso abbraccio di in bocca al lupo.

    Atteso dalla prossima settimana negli Uffici di S.Vitale il nuovo vice Questore Vicario Lorenzo Suraci che  lascia il timone del Comm.to “Trevi Campo Marzio” a Gaetano Todaro già Dirigente del Comm.to “Viminale”, a cui è destinato Antonio Pignataro ;  Federico Gazzellone  lascia il Commt.o “S.Giovanni”  per assumere la Dirigenza del Comm.to “Salario Parioli”, e contestualmente Giancarlo SantElia,  da Tivoli,   entrerà negli uffici Via Casalmonferrato. In arrivo da Genova invece il nuovo dirigente della DIGOS capitolina. Diego Parente classe 1965, è in polizia dal 1989, dopo esser stato assegnato alla Squadra Mobile di Padova al termine del corso di formazione, è stato per quasi 10 anni il vice dirigente del Centro Interprovinciale Criminalpol del Triveneto dove ha diretto tra l’altro le indagini che hanno portato al duplice arresto a Capri nel 1993 e a Torino nel 1994 del boss della “Mala del Brenta” Felice Maniero, detto “faccia d’angelo”, contribuendo a smantellare la stessa organizzazione. Passato alla Squadra Mobile di Venezia ha avuto un ruolo attivo nell’arresto del serial killer Michele Profeta, per poi essere nominato nel 2004 dirigente della DIGOS di Venezia.  Dopo aver smantellato una organizzazione terroristica di etnia curda con ben 11 arresti di affiliati, passa a dirigere la DIGOS di Genova dove affronta e risolve l’attentato all’amministratore delegato di Ansaldo SpA Roberto Adinolfi, arrestando i due anarco-insurrezionalisti autori del fatto.

    Qui nella capitale  ritrova il suo ex-Questore di Venezia Fulvio della Rocca, che completa quindi la squadra operativa della Questura di Roma.